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8 ore di Suzuka, la gara dell’orgoglio

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Terzo appuntamento del mondiale endurance questo weekend a Suzuka. Alle ore 4:30 italiane scatterà la gara resa famosa dal ritorno di Casey Stoner nella precedente edizione

E’ già passato un anno dalla 8 ore di Suzuka 2015. Un anno da quando il mondo motociclistico aspettava incuriosito il ritorno di Casey Stoner in una competizione iridata. Una presenza importante, che ha fatto crescere a dismisura l’interesse per l’evento e che ha costretto alle ore piccole molti nuovi appassionati delle gare di durata. Attesa ripagata già dalle qualifiche dove si è potuto riammirare il talento cristallino del pilota australiano, per nulla arrugginito dalla lunga pausa, che ha segnato da subito tempi di primissimo piano. In gara le cose sono andate diversamente.

Pochi giri dopo il suo ingresso in pista, Casey è incappato una caduta impressionante, causata da un problema tecnico. La caduta ha messo fine alla favola dell’australiano, creando una marea di polemiche prima ed arrivando a generare, come da conseguenza naturale, il divorzio con la Honda. In uno scenario così complesso, nel 2015 è passata quasi in secondo piano la corsa, tirata fino alla fine, con la vittoria del trio composto da Pol Espargarò, Bradley Smith e Katsuyuki Nagasuga in sella alla debuttante Yamaha R1 ufficiale.

Sono passati dodici mesi da quella magnifica gara, la Suzuki SERT ha conquistato a settembre l’ennesimo titolo mondiale Endurance e il campionato 2016 non è mai stato così incerto e spettacolare. Scopriamo qual è stato l’andamento del mondiale fino a questo punto della stagione.

Nella 24 Ore di Le Mans ad aprile, al termine di una gara ricca di colpi di scena, il successo è andato alla Kawasaki Src con Leblanc, Lagrive e Foret. In seconda posizione si è piazzato il team April Motors Events con Suzuki ed in terza il team giapponese FCC TSR Honda, grande sorpresa della gara. La SERT, complici delle cadute, non ha potuto lottare per la vittoria, ma ha portato comunque a casa un quinto posto buono per non compromettere già dalla prima gara le ambizioni iridate. Diversa la situazione per Yamaha GMT94 che schiera Niccolò Canepa che, a causa delle tre cadute di Luis Rossi, è stata costretta al ritiro.

Il secondo appuntamento a giugno a Portimao, ha sconvolto nuovamente la classifica. Src Kawasaki dopo aver dominato in Francia, ha visto andar in fumo le proprie aspettative per un problema tecnico, riaprendo subito il campionato, grazie ad una classifica molto corta. Al termine delle 12 ore combattute e spettacolari e mai così intense sul tracciato dell’Algarve, un David Checa strepitoso ha portato la sua Yamaha R1 e i suoi compagni Niccolò Canepa e Lucas Mahias, in prima posizione sul traguardo grazie a pochissimi millesimi di secondo di vantaggio sulla Suzuki di Ethienne Masson del team SERT. Un arrivo al photofinish quanto meno inusuale nelle competizioni Endurance. Terza posizione per la Honda Racing di Freddy Foray, Sebastien Gimbert e Julien Da Costa.

A questo punto della stagione, troviamo dunque a sorpresa in testa alla classifica il Team April Motors Events con i suoi 66 punti, frutto di tanta costanza. Finora è stato l’unico esente da errori e problemi. Il team SRC Kawasaki è sceso in seconda posizione dopo il ritiro in Portogallo, mentre in terza posizione in classifica generale troviamo il Suzuki Endurance Racing.

Ed eccoci di nuovo a Suzuka, una gara che avrà il via domenica notte dalle 4.30 ora italiana. Saranno 8 ore che si preannunciano spettacolari, con due gare nella stessa gara. La prima per chi vincerà la competizione e la seconda per chi ha maggiore interesse a portare a casa punti pesantissimi per il campionato mondiale. In un campionato di soli 4 eventi, la gara giapponese diventa fondamentale. Vietatissimo per chi ha ambizioni iridate fare passi falsi.

Anche quest’anno le Case giapponesi hanno lavorato per fare della 39° edizione un’evento storico. Suzuka è la gara in cui in palio non c’è solo il trofeo ma soprattutto l’onore e il rispetto. Ecco spiegato il motivo per cui si vedono da sempre equipaggi stellari con piloti provenienti dalla MotoGP e dalla Superbike, richiamati per l’occasione dalla Casa madre di turno.

Negli anni oltre al già citato Casey Stoner, vi hanno partecipato tantissime leggende. Una lista di nomi da brivido, tra cui Valentino Rossi, unico vincitore italiano in coppia con Colin Edwards. Carlos Checa, Kevin Schwantz che ha partecipato anche di recente cogliendo un incredibile terzo posto. La lista continua con gli iridati Wayne Rainey, Wayne Gardner, Eddie Lawson e Mick Doohan. Gli assi della SBK Noriyuki Haga, Scott Russell e l’attuale campione del mondo Jonathan Rea.

Per il 2016 manca forse il nome assoluto da copertina, il personaggio che attira l’attenzione come ha fatto Casey Stoner nell’edizione 2015. Ma forse quest’anno, visto lo spettacolo offerto nelle prime due gare di campionato, non serve il VIP. Si preannuncia un’edizione incerta della 8 ore di Suzuka, combattuta e come sempre c’è la possibilità che qualche colpo di scena possa capovolgere il risultato fino allo scoccare dell’ottava ora.

8 Ore di Suzuka 2016 – [VIDEO]

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