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Addio alla Stock 600, la Supersport cambia regolamento

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Il Mondiale Supersport cambia regolamento tecnico e si sdoppia in due campionati mentre scompare la Superstock 600

Casualmente durante il caos mediatico generato dal contatto di Sepang, esce un nuovo comunicato che annuncia ufficialmente la morte della categoria SuperSport dopo quasi vent’anni di onorata e gloriosa carriera. Con un poco chiaro e molto fumoso comunicato congiunto viene annunciata una ulteriore destrutturazione del campionato mondiale Superbike. Con grande enfasi viene annunciata una nuova categoria che dovrà convogliare la Superstock 600 e il mondiale SuperSport. Con il consueto alibi del contenimento dei costi e della possibilità di dare maggiore spazio ai giovani viene rivoluzionata la gloriosa categoria SuperSport.

Nata come categoria minore rispetto alla Superbike la SuperSport ha subito incontrato un incredibile successo dato dalla varietà e dalla particolarità dei mezzi meccanici impegnati in questa categoria. Epiche le battaglie tra le Ducati 748 e le quattro cilindri 600 giapponesi. I due primi campioni mondiali sono proprio italiani come Paolo Casoli e Fabrizio Pirovano. Ma tantissimi altri italiani sono stati protagonisti di questa combattutissima e spettacolare categoria che ha sempre vissuto di grande interesse e di vita propria senza mai diventare la seconda scelta o la categoria minore rispetto alla Superbike. Vittoriano Guareschi, l’attuale team manager della Yamaha Meregalli, Gianluca Nannelli, Michele Pirro, Scassa Roccoli e tantissimi altri piloti italiani si sono confrontati in questo campionato molto equilibrato e caratterizzato da gare combattutissima spettacolari con spesso arrivi in gruppo.

Oggi viene cancellata e al suo posto viene annunciata una nuova categoria che avrà un nome nuovo e un regolamento che vedrà insieme le SuperSport con le Superstock. Crediamo con due classifiche separate per il prossimo anno e poi un regolamento unico Superstock a partire dal 2017. Si parla anche di campionato solo europeo e quindi perderà la titolazione iridata che aveva raggiunto nel 1997. I dettagli di questa rivoluzione dovranno essere disponibili nel sito della federazione entro breve tempo ma dal comunicato si capisce ben poco e tanto meno si parla della grande rivoluzione che avverrà il prossimo anno anche per la SBK. È ormai sicuro che avverrà anche un nuovo cambiamento epocale anche per il mondiale Superbike inerente gli orari di gara. Dopo il tentativo attuato quest’anno di spostare alle 10 e alle 13 gli orari delle due gare del mondiale Superbike che erano sempre state alle 12 la prima e alle 15:30 la seconda. Si è creata una confusione totale con alcune piste che hanno attuato i nuovi orari ed altre che si sono rifiutate mantenendo i vecchi orari. Per il prossimo anno la rivoluzione vedrà per la prima volta nella storia la prima gara il sabato alle 13 e la seconda la domenica alle 13. Sicuramente il format della Superbike ha bisogno di cambiare per distaccarsi in modo più incisivo dalla MotoGP visto che ormai in queste categorie corrono moto identiche di 1000 cm³ a quattro tempi.

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