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MotoGP

Box 46 Mugello: Shit Happens

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Valentino Rossi è stato tradito da un motore fallato, lo stesso problema che ha avuto Jorge Lorenzo nel warm up. La gara del Dottore sfumata in una nuvola bianca

Valentino Rossi era il più veloce ieri in pista al Mugello. Dobbiamo partire da questo assioma per definire il fine settimana del Dottore sul circuito toscano invaso dal popolo giallo. Non basta la pole position conquistata al sabato, non bastano i giri veloci messi assieme e quella sensazione che avrebbe potuto passare il rivale Jorge Lorenzo in qualsiasi momento. C’è stato un momento preciso della gara in cui Valentino ha mostrato tutto il suo reale potenziale, facendo intravedere quello che purtroppo non abbiamo potuto cogliere in pieno per colpa di un motore che ha fatto le bizze. Quando Rossi è arrivato lungo alla San Donato ha perso da Lorenzo quasi un secondo tutto in una singola staccata. L’errore è stato causato da un problema tecnico, poiché in quel momento era entrata la folle invece della marcia, come confermato dallo stesso pilota dopo la gara.

Una volta recuperata la marcia perduta ci è voluto meno di mezzo giro per chiudere nuovamente il gap con Lorenzo, che tentava la fuga. In quel mezzo giro è concentrata tutta la dimensione della superiorità di Rossi al Mugello in questo 2016. E’ incontestabile che lo zero in classifica e la contemporanea vittoria di Lorenzo pesino come un macigno sul morale, ma sull’altro piatto della bilancia dobbiamo mettere tutta la velocità e concretezza messe in mostra da Valentino in questo weekend di gara. Non abbiamo vissuto la stessa superiorità di Jerez, con la prima posizione conquistata da subito e mai lasciata fino al traguardo, ma aver dimostrato di essere tanto veloce al Mugello ha un sapore davvero particolare. Su questa pista negli ultimi anni Rossi non aveva mai brillato e l’anno scorso ha sudato per conquistare almeno il terzo gradino del podio, mentre Lorenzo era semplicemente inarrivabile.

In questa edizione 2016 invece Valentino poteva davvero vincere alla grande. Per qualche passaggio è sembrato quasi di assistere ad una di quelle vecchie gare in cui Rossi giocava con i rivali cuocendoli a fuoco lento, prima di tirare la zampata a pochi giri dal traguardo. Sembrava di vederlo lottare con Sete Gibernau, l’inconsapevole pilota spagnolo che si illudeva di poterlo battere e restava puntualmente fregato a pochi giri dalla bandiera a scacchi.

Ma come ha detto lo stesso Rossi “Shit Happens”. Ieri è decisamente capitata, sotto forma di una valvola oppure di una coppia di serraggio sbagliata. Poteva capitare anche a Lorenzo in gara e il bottino sarebbe rimasto magro, ma almeno il distacco in classifica meno pesante. Invece oggi si tratta di recuperare 37 punti di vantaggio da Jorge dopo un terzo di campionato. Anche Marc Marquez ha dimostrato di essere perfettamente in grado di lottare per il titolo, nonostante una Honda ampiamente inferiore alla Yamaha (vedi la volata sul traguardo del Mugello). Quindi i rivali veri per tentare l’impresa mondiale sono ancora questi due campioni spagnoli, che ieri hanno offerto un grandissimo spettacolo in pista, lottando senza timori fino alla bandiera.

Di fatto sarebbe stato un grande spettacolo poter assistere agli ultimi giri e godersi la marea gialla in pista felice. Invece la sorte ha tirato un colpo secco e ha fatto centro. Adesso si arriva a Barcellona, una pista che Valentino ha sempre amato e su cui l’anno scorso è stato in grado di tenere la ruota di Lorenzo fino alla bandiera a scacchi. Quest’anno Rossi è molto più veloce del 2015 sulle stesse piste, quindi il tracciato di Montmelò potrebbe essere il luogo perfetto per invertire subito la tendenza e tornare a portata di tiro degli spagnoli.

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