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Formula 1

F1, in Ferrari arriva Kvyat: lavorerà al simulatore e nei test

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Il russo è stato ingaggiato dalla Scuderia del Cavallino come pilota di sviluppo. Rientra in F1 dalla porta di servizio dopo il brusco addio con la famiglia Red Bull

La famiglia Ferrari si ingrandisce, in vista della stagione 2018: il team di Maranello ha ufficializzato oggi l’acquisto, come pilota di sviluppo, del giovane russo Daniil Kvyat, 23 anni, ex pilota di Toro Rosso e Red Bull che si è lasciato con il team dell’energy drink austriaco senza troppi complimenti, dopo due ultime stagioni molto difficili, in pista e fuori. Kvyat, dopo essere stato appiedato dalla Toro Rosso, era rimasto in corsa anche per il sedile di pilota titolare in Williams, al fianco di Lance Stroll, senza però che la sua candidatura spiccasse mai realmente il volo nelle quotazioni. Quel posto probabilmente verrà occupato dal suo connazionale Sergey Sirotkin mentre Daniil si accasa in Ferrari dove di fatto svolgerà un lavoro di sviluppo della vettura; certamente dovrà sobbarcarsi un gran numero di sessioni al simulatore, ma potrebbe di tanto in tanto cimentarsi anche con test in pista, anche se il suo programma di impiego non è ancora stato specificato dal team. Kvyat ha fatto parte sin da giovanissimo del fiorente e spietato vivaio di giovani piloti della Red Bull: la sua carriera è stata velocissima nell’ascesa, con un titolo di Formula Renault conquistato ad appena 18 anni ed il campionato mondiale di GP3 vinto a 19 che gli hanno spalancato le porte della F1 non ancora ventenne, e nel tracollo.

https://twitter.com/ScuderiaFerrari/status/951079594039369729

Dopo una stagione di apprendistato in Toro Rosso senza particolari spunti, Daniil viene scelto da Helmut Marko e Chris Horner per il difficile compito di affiancare Daniel Ricciardo nella prima stagione post Vettel del team austriaco: i risultati sono sorprendenti con 1 podio, il 2° posto in Ungheria, e una classifica finale che lo vede battere di 3 punti proprio il veloce pilota australiano. Il 2016 però, invece di essere l’anno della consacrazione, diventa l’inizio della fine: Kvyat è 3° nel GP di Cina, nel quale ha un diverbio nel retro podio proprio con Sebastian Vettel, ma viene giudicato troppo irruento e incostante dai vertici del team, che lo vogliono sostituire con il fenomeno emergente Max Verstappen. Nel Gran Premio di casa, l’ultimo in Red Bull, Daniil sperona per due volte Vettel al via e dal successivo weekend di gara torna a guidare per la Toro Rosso, lasciando il sedile al giovane olandese, che al primo colpo vince subito. La carriera del russo procede da allora in picchiata, con risultati deludenti a ripetizione che lo hanno portato all’appiedamento definitivo anche dal team di Faenza prima ancora della fine della stagione 2017. Il ruolo di pilota sviluppatore per la rossa diventa una sorta di seconda chance per lui, anche se vuol dire rientrare in F1 dalla porta di servizio. Naturalmente ritroverà in Ferrari anche Sebastian Vettel, con il quale sarà estremamente interessante vedere il tipo di rapporto che verrà a crearsi, dopo i tanti diverbi avuti in pista.

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