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Formula 1

A Shangai tutti a caccia di Rosberg

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Il tedesco della Mercedes dopo la vittoria in Bahrain tenta la fuga nel mondiale. Ferrari in Cina dopo un weekend a due facce, chiuso con Raikkonen secondo e Vettel a bordo pista con il motore in fumo

Il carrozzone della Formula 1 arriva in Cina per il terzo appuntamento con il mondiale 2016, con una Mercedes in testa ad entrambe le classifiche e una Ferrari all’inseguimento, capace da un lato di ottime prestazioni velocistiche, ma ancora alle prese con problemi tecnici che sono già costati due ritiri al team di Maranello.

Si arriva a Shangai con un Nico Rosberg che sembra avere intenzioni decisamente serie quest’anno, dopo aver conquistato la seconda vittoria consecutiva nel deserto del Bahrain. Rispetto al 2015, quando già dalle prime gare il confronto era tutto ad appannaggio del compagno di squadra Lewis Hamilton, il tedesco ha iniziato la stagione nel migliore dei modi riuscendo sia a Melbourne che a Sakhir a bruciare il rivale allo start e ad involarsi subito verso la vittoria. Un avvio di mondiale incredibile per Rosberg che dopo due gare è a quota 50 punti, con Hamilton distante 17 lunghezze. È presto per parlare di fuga, soprattutto considerando che il mondiale di quest’anno conta ben 21 gare, ma di certo Rosberg sta dimostrando in questo primo scorcio di stagione di essere più che mai determinato a conquistare il suo primo titolo in carriera.

E proprio il campione del mondo in carica, dopo due splendide pole position consecutive, sta mostrando inaspettate difficoltà nel prendere le misure al nuovo sistema di partenza, con all’attivo due start sbagliati in due corse. Una gara difficile quella di Hamilton a Sakhir, che alla prima curva, oltre ad essere superato da Rosberg, è stato centrato in pieno dalla Williams di un aggressivo Valtteri Bottas, poi penalizzato dalla direzione gara con un passaggio in corsia box a velocità limitata. Poteva quindi andare ancora peggio all’inglese, che ha rischiato il ritiro, ma per sua fortuna la solidissima W07 ha retto il colpo permettendogli di continuare la gara nonostante la vettura danneggiata. Dopo aver recuperato la terza posizione però Hamilton non è riuscito ad impensierire la Ferrari di Kimi Raikkonen, chiudendo la gara sull’ultimo gradino del podio.

Le sue doti velocistiche non sono certo in discussione, probabilmente con una partenza “normale” Hamilton avrebbe potuto vincere entrambe le corse, ma adesso l’asso di Stevenage dovrà dimostrare di essere in grado di reagire ai momenti di difficoltà e riportare i numeri in suo favore, per evitare che Rosberg continui ad allungare in classifica. E magari dovrà rinunciare almeno un po’ al suo stile di vita mondano ed eccentrico per concentrarsi al 100% su una stagione che non permette errori. La rincorsa di Hamilton però parte in salita, a Shangai l’inglese subirà infatti una penalità di cinque posizioni in griglia di partenza a causa della sostituzione del cambio sulla sua W07, necessaria dopo i danni riportati nel contatto con Bottas di due settimane fa.

In casa Ferrari invece è scoppiato l’allarme affidabilità. Dopo l’inconveniente in Australia che ha costretto al ritiro Raikkonen, a Sakhir è toccato a Sebastian Vettel rinunciare fin da subito alla lotta per la vittoria, con il tedesco che ha dovuto parcheggiare la sua SF16-H già nel giro di formazione dopo la classica fumata bianca che annunciava la rottura del motore. Due problemi tecnici in due gare quindi, che sono già costati alla Ferrari un bel bottino di punti, con la Mercedes e i suoi alfieri che hanno così potuto allungare in entrambe le classifiche. Un vero peccato perché in questi primi due appuntamenti del mondiale la Ferrari si è dimostrata una vettura davvero veloce, e se in qualifica c’è ancora un gap a favore della Mercedes, in gara la SF16-H ha dimostrato di essere in grado di insidiare le due frecce d’argento. Sembra però che a Maranello, nel tentativo di recuperare definitivamente su Mercedes, abbiano spinto al limite lo sviluppo del motore 2016, guadagnando in prestazione ma perdendo in affidabilità. Bisognerà adesso trovare immediate soluzioni ai problemi riscontrati finora per evitare di perdere altri punti importanti nelle due classifiche mondiali.

A tenere alto l’onore in casa Ferrari a Sakhir ci ha comunque pensato Kimi Raikkonen, autore di un’ottima gara chiusa in seconda posizione. Il finlandese, dopo una partenza da dimenticare, ha recuperato posizioni a suon di sorpassi, particolarmente apprezzati dal team principal Maurizio Arrivabene che nel post gara ha elogiato le sue qualità di guida. Purtroppo una volta raggiunta la seconda posizione il vantaggio di Rosberg era già salito a dieci secondi e questo gli ha impedito di provare a lottare per la vittoria. Tuttavia Iceman con il suo ritmo è riuscito a tenere sempre a distanza di sicurezza Hamilton, impedendo così alla Mercedes di portare a casa un’altra doppietta. Il finlandese è riuscito anche a guadagnare terreno su Rosberg, portandosi a pochi secondi dal leader nell’ultimo stint di gara, ma il tedesco ha gestito la posizione conquistando infine la vittoria. Raikkonen da parte sua ha portato a casa l’ottavo arrivo a podio sul circuito di Sakhir, migliorando il record che già gli apparteneva.

Un inizio di stagione confortante per il finlandese che, dopo due annate non all’altezza del suo nome, ha iniziato questo 2016 dimostrandosi molto competitivo nei primi due appuntamenti, girando su tempi vicini a quelli del compagno di squadra Sebastian Vettel. Questo a conferma di un gran feeling con la SF16-H ed in particolare con la nuova sospensione anteriore realizzata dal direttore tecnico James Allison. Per la Ferrari è sicuramente un bene poter contare su due piloti, e se la stagione di Raikkonen dovesse continuare su questi livelli è possibile che il rapporto tra il finlandese e la casa di Maranello si prolunghi anche oltre il termine di questa stagione.

L’appuntamento con il Gran Premio della Cina è fissato per domenica mattina, sul circuito di Shangai. Una pista la cui conformazione prevede un lungo rettilineo e una serie di curve veloci e lente, dove la ricerca del miglior assetto consiste nel trovare il giusto equilibrio tra la velocità di punta sul dritto e il carico aerodinamico necessario ad affrontare i tratti guidati. La Mercedes partirà ovviamente con il favore del pronostico, ma con la penalità che verrà inflitta a Hamilton sarà ancora Rosberg ad avere le migliori possibilità di portare a casa un’altra vittoria. Se il weekend dovesse andare secondo i piani la Ferrari potrebbe quindi trovarsi nella condizione di lottare ancora per la vittoria e di avere probabilmente una sola freccia d’argento davanti, consentendo al team di Maranello di tentare un altro assalto alla corazzata Mercedes. Affidabilità permettendo.

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