L'infortunio di Marquez è più grave di quanto dicono? - Motori News 24
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L’infortunio di Marquez è più grave di quanto dicono?

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La Honda è uscita dal test privato di Jerez con alcune conferme sulla moto, ma l’ennesima sub lussazione alla spalla destra di Marc Marquez. Un problema serio?

Buoni tempi in pista, ottime conferme sul motore e sulla ciclistica 2016 nonostante un solo giorno sfruttato, ma un imprevisto che forse è più serio di quanto vogliano far credere. Questo il bilancio del test Honda a Jerez. Marc Marquez e la Honda escono dal test privato con tante conferme e con una caduta che ha lasciato il segno. La debolezza alla spalla destra di Marquez è nota agli addetti ai lavori, e lo spagnolo non ha mai utilizzato questo problemino per giustificare eventuali prestazioni deludenti in pista. Nel 2016 gli è capitato anche di incorrere nello stesso infortunio durante un week end di gara, in particolare al Red Bull Ring in Austria. In quella circostanza lo spagnolo non ha battuto ciglio, e non ha perso neanche una sessione di libere. Eppure si può registrare che proprio in quel GP, Marquez non ha brillato, conquistando una quinta piazza in qualifica seguita dallo stesso risultato in gara.

Il Red Bull Ring non è pista congeniale alla RCV-213v, ma è innegabile che Marc Marquez in quella circostanza non si sia espresso al top. La MotoGP è uno sport estremamente impegnativo per il fisico, che mette a dura prova la resistenza e richiede agilità, forza e resistenza al top. Non è da escludere che il problema accusato alla spalla, abbia anche in quella circostanza penalizzato lo spagnolo, che non ha mai utilizzato questa come scusa per giustificare una prestazione parzialmente deludente.

Dopo il test e la prima diffusione della notizia della caduta, Marquez ha tranquillizzato tutti, con un tweet rassicurante che confermava la sua presenza al 100% nei test in Qatar ed in gara. Adesso toccherà capire se i giorni di riposo basteranno a Marc Marquez per tornare al top della condizione fisica, e soprattutto sarà importante capire se questa lussazione può aver danneggiato un’articolazione estremamente sensibile per un pilota. La MotoGP attualmente esprime potenze incredibili e velocità di punta che passano i 350 km/h. Il mix terribile per la spalla si completa con la forza necessaria per effettuare staccate di fuoco con l’ausilio di dischi freno in carbonio che offrono potenza infinita e decelerazioni da brivido. Per non parlare dei cambi di direzioni fulminei che possono essere profondamente danneggiati da una scarsa agilità del pilota in sella.

In definitiva, secondo le voci ufficiali di Marquez e della Honda non c’è niente di preoccupante. Eppure aleggia nell’aria lo spettro di un problema che si ripresenta e che potrebbe essere causa di altre difficoltà in futuro per il campione spagnolo. Se foste nei panni dei manager Honda, quale sarebbe il comportamento che adottereste? Pare chiaro che tutti minimizzano il problema. Il punto è capire se questa è una precisa strategia di comunicazione, oppure la semplice realtà.

Toccherà a Marquez dissipare ogni dubbio in Qatar, completando il programma di test e dimostrando che la caduta di Jerez è stata solo un piccolo errore senza conseguenze su una stagione che si preannuncia infuocata.

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