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MotoGP, Giovanni Cuzari: «Difendete le vostre idee!»

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Giovanni Cuzari è senza dubbio uno dei manager più vulcanici presenti nel paddock del mondiale. Questa è la storia di un’idea: portare una TV sulle carene di una MotoGP

Quando si parla di un manager, si possono trovare migliaia di aggettivi che ne descrivano la personalità, la professionalità ed eventualmente il fiuto per il talento. Nel caso di Giovanni Cuzari, titolare del Forward Racing, possiamo affermare con certezza di trovarci davanti ad una persona dotata di una creatività semplicemente esplosiva. Un autentico fiume in piena, che riesce a scovare link e trovare la miglior strategia possibile, mettendo in contatto realtà che senza il suo intervento si sarebbero plausibilmente ignorate. Ha colpito la nostra attenzione un post pubblicato sulla sua personale pagina di Facebook, in cui Giovanni ha mostrato la sua versione di una Desmosedici sponsorizzata da Sky. Non è un’idea che riguarda il futuro, non è una ipotesi affascinante che riguarda il 2018. Stiamo parlando infatti di un progetto che fu presentato a luglio del 2010.

Il punto della questione non è il team, nè il pilota, nè il Costruttore che sarebbero stati coinvolti. Il significato che c’era dietro quelle immagini e quel progetto, era proprio l’innovazione legata al fatto di far diventare una emittente TV sponsor e soprattutto partner di una squadra MotoGP. Una vittoria per entrambe le parti coinvolte, con la possibilità per la TV di creare contenuti grazie alla collaborazione con la squadra impegnata, di “fare” palinsesto. In questo c’è il colpo di classe, la visione geniale. Non si tratta solo di soldi che pagano per far correre un pilota, mettere in pista una moto con determinati colori e via. Dietro questo progetto, c’era una visione completa, un modo innovativo di fare commistione e contaminazione tra sistemi di comunicazione, amalgamando il meglio di mondi apparentemente lontani fra loro.

Le immagini postate ci hanno incuriosito al punto che abbiamo ritenuto opportuno chiedere al diretto interessato qualche informazione, qualche retroscena interessante riguardo una vicenda che onestamente non ci era assolutamente nota: «Per prima cosa, tengo a dire che non voglio fare polemica con nessuno. Il mio non è un post di polemica con Sky, anzi. Mi dispiace perchè io mi occupo di comunicazione e portai alla loro attenzione questo progetto in tempi davvero non sospetti. Poi l’hanno realizzato senza coinvolgermi ed addirittura il merchandising ricorda proprio quello che presentai io. Questa cosa mi è capitata anche in altri settori, in altri ambiti. Con Milestone (software house responsabile dei videogiochi ufficiali MotoGP, NDR), ad esempio, mi è capitato di parlare con alcuni manager su un aereo, tornando da Jerez a Bergamo. Una chiacchierata informale, a cui poi è seguita anche qualche mail. Semplicemente loro dissero che erano un pò stanchi di fare sempre le stesse cose sui giochi, che volevano cambiare la solita linea di MotoGP 2014, 2015 e così via ed io ebbi subito l’idea. Per me era palese, bisognava fare un gioco che parlasse del vero motore della MotoGP, di quel personaggio che ovviamente è ancora oggi al centro di tutto, Valentino Rossi. Parlai anche del fatto che si doveva fare un gioco che ruotasse attorno al personaggio a 360°, quindi includendo anche il Rally di Monza, il Ranch. Loro l’hanno realizzato, ma io non sono stato mai coinvolto. Eppure io di Valentino Rossi The Game, mi sento il padre».

A questo punto ci è apparso logico chiedere a Giovanni Cuzari se avesse intenzione di andare avanti anche per vie legali per vedersi riconosciuti alcuni meriti, che stando alle sue affermazioni sono incontestabili, e la sua risposta è stata questa:

«Non ne ho assolutamente voglia! Io ho scritto quel post, non per me, per soldi presi o non presi. Io l’ho scritto per chi le proprie idee ancora non le ha presentate. Per i giovani che mettono nero su bianco una idea, un progetto. Mi rivolgo a loro e urlo: “Difendete le vostre idee. Prima di coinvolgere altri, difendete le vostre idee, perchè sono tutto!”. Questo è lo spirito del mio post, che non è altro che un personale sfogo. A me fa piacere che qualcuno legga queste cose, che sappia che io sono il padre di idee come questa, o come quella di aver portato la Fiat a diventare Main Sponsor in MotoGP di Yamaha. Se avessi detto a qualcuno di questa cosa, mi avrebbero preso per pazzo. Poi ne parlai con Lapo, e lui disse subito: “Questa è una genialata, facciamola” e ne venne fuori un’operazione secondo me bellissima, con una comunicazione davvero unica. Anche lì ho preso una mezza fregatura, ma l’idea resta mia. Quindi insisto, io non voglio fare polemica con chi magari si è approfittato di me, o con chi si è preso meriti non suoi. Vorrei solo che i giovani prendessero spunto, vorrei che imparassero a difendere le proprie idee, magari meglio di quanto ho fatto io»

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