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MotoGP, Marquez e Petrucci coppia perfetta per Ducati nel 2019

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Non siamo ancora in gara per il 2018, ma si lavora già tantissimo per il futuro dei piloti. Marc Marquez e Danilo Petrucci potrebbero finire in Ducati Factory?

Difficile distinguere un pettegolezzo da una informazione attendibile, soprattutto se l’argomento è così spinoso e lontano come il mercato piloti MotoGP per il futuro. Le grandi manovre sono già iniziate con la firma di Maverick Vinales in Yamaha per altri due anni, che ha eliminato una delle variabili presenti sullo scacchiere. Uno scacchiere che, per quanto orfano di un pezzo pregiato come Vinales, resta ricco di pedoni, alfieri. Ma anche di Re e Regine. Gli elementi sul tavolo sono tantissimi, ma quelli che davvero possono spostare gli equilibri sono pochi. Valentino Rossi deve sciogliere i nodi, ma è probabile che resti in Yamaha Factory per altri due anni. Quindi tra le selle davvero importanti da assegnare, quasi certamente non rientrano le due Yamaha M1 ufficiali.

Restano dunque le due Honda del Team Repsol, le due Ducati Factory e ovviamente le due Suzuki ufficiali. Se poi aggiungete KTM e Aprilia, la lista appare completa. Inutile sottolineare che tra tutte queste moto ufficiali, le più appetibili siano le due RCV e le due Desmosedici. In Ducati, hanno puntato fortissimo su Jorge Lorenzo, sacrificando quasi 25 milioni di euro di budget per averlo nel biennio 2017-2018. I frutti di questo investimento dovranno essere raccolti quanto prima, già dalle prime gare. Se però la stagione dello spagnolo dovesse prendere una brutta piega, sarà molto difficile continuare assieme per la Casa bolognese ed il maiorchino. Diverso il discorso per Andrea Dovizioso, che però in alcuni frangenti è apparso leggermente in rottura con il team e soprattutto è considerato un pezzo pregiatissimo del mercato. Il Dovi potrebbe aver deciso di non voler essere più Desmodovi, salutando la Ducati dopo degli anni fantastici vissuti assieme. Lo attendono la KTM, ma anche Aprilia e Suzuki, a cui già disse no due anni fa.

lorenzo dovizioso

@Ducati

Forse è proprio la Casa austriaca la più accreditata per accogliere Dovizioso in famiglia. Lo sponsor Red Bull appoggia da sempre il pilota di Forlì e a questo punto del suo percorso in MotoGP, un rider come Dovizioso potrebbe essere l’uomo perfetto per il definitivo step della RC16. La Red Bull potrebbe anche accontentare le richieste economiche del vicecampione del mondo 2017, che non vuole più “accontentarsi” di un trattamento da comprimario. In Ducati hanno già annunciato che il budget piloti sarà sensibilmente ridotto per i prossimi contratti, altro boccone molto amaro da mandare giù per Dovizioso.

Le sirene KTM e Red Bull suonano con insistenza anche per Marc Marquez, ma lo spagnolo vuole una moto vincente. In tanti sostengono che lo spagnolo oggi sarebbe in grado di vincere con qualsiasi moto, ma c’è n’è probabilmente una in particolare che attira lo spagnolo, ovvero la Desmosedici. Ci ha provato, fallendo, Valentino Rossi. Adesso ci sta provando Jorge Lorenzo, e anche se si è dimostrato molto più competitivo rispetto al Valentino in salsa Ducati, anche lui non ha ancora posto il proprio sigillo in sella alla Desmosedici. La sfida Ducati rappresenta per Marc Marquez una tentazione molto difficile a cui resistere. Potrebbe tentare l’impresa in cui hanno fallito tutti i migliori piloti degli ultimi anni, diventare una vera leggenda della MotoGP. Lo spagnolo sa molto bene che se vuole davvero diventare un mito del motociclismo, al pari di altri illustrissimi campioni, deve dimostrare di saper vincere anche con altre moto oltre che con la Honda. Stiamo parlando di un ragazzo che ama lottare, che ama le sfide e che oggi ha ben poco da dimostrare in sella alla RCV, che ha già portato al titolo quattro volte in cinque anni.

Ducati accoglierebbe a braccia aperte un pilota come Marquez, ma dovrebbe essere pronta a sostenere l’impegno economico richiesto. Nel 2018 il budget per gli stipendi dei piloti dovrebbe aggirarsi attorno ai 18 milioni di euro, tra ingaggio e premi gara. Ammettiamo che sia mantenuta la volontà di ritoccare questa soglia, ed ecco che il budget potrebbe essere ritoccato verso il basso di un 30%. Con una cifra di 12 milioni di euro a disposizione a stagione, ci sarebbe sufficiente spazio per offrire un congruo contratto a Marc Marquez. A questo punto resterebbe aperto il dilemma sulla seconda moto, dando per scontato che sia Lorenzo che Dovizioso siano “sacrificabili” per aprire la strada a Marquez. Il nome perfetto è quello di un rider italiano, che tra l’altro è l’unico ad avere una vera opzione per correre nel team ufficiale Ducati nel 2019, ovvero Danilo Petrucci.

Il Petrux ha già annunciato che in ogni caso, a fine stagione si divideranno le strade con Pramac, ma non ha mai detto che si sarebbe separato anche dalla Ducati. L’idea è quella di arrivare ad un team ufficiale, ma la Ducati resta ovviamente la prima scelta. Una squadra composta da un campione come Marquez ed un talento puro ed italiano come Petrucci, potrebbe rappresentare una prosecuzione perfetta del lavoro iniziato da Dovizioso e Lorenzo. Probabilmente questi due piloti sarebbero “compatibili” dal punto di vista del budget ed il passaporto italiano di Petrucci rappresenta un valore molto importante per Ducati.

PETRUCCI MUGELLO

@PRAMAC

La strada sembra facile da tracciare, ma resta ovviamente il quesito più grande di tutti: Marquez davvero cambierà? Quando gli hanno fatto domande dirette al riguardo, lo spagnolo ha sempre detto che lui si trova benissimo in Honda, che la Honda ha creduto in lui prima di tutti. Ma ai più, sono apparse frasi di circostanza, dettate dalla necessità di mantenere molto tranquilla la situazione. Marc Marquez è un mastino, uno che non si accontenta. Potrebbe restare in Honda, e vincere per tanti anni ancora. Ma gli basta?

Se abbiamo imparato qualcosa su questo campione, è che il suo modo di affrontare la MotoGP è del tutto particolare. Marquez rischia sempre tutto, in modo diabolicamente sistematico. Cerca la caduta scientemente durante le prove libere per comprendere i limiti di grip dell’asfalto. Ha sempre osato in modo come minimo azzardato anche quando avrebbe potuto correre in difesa. E’ un pilota che ama il limite e che adora provare adrenalina pura. Certo, il suo obiettivo a lungo termine è quello di diventare il pilota più vincente della storia del motociclismo. Vuole battere i 9 titoli di Valentino Rossi, e probabilmente è stuzzicato dall’idea di poter battere anche i 15 di Giacomo Agostini.

VALENTINO ROSSI

@RED BULL

Accettare la sfida Ducati potrebbe essere il trampolino di lancio definitivo verso quell’Olimpo dei grandissimi tra cui merita di stare il suo nome. Non sappiamo quanto e come si potrebbe concretizzare un accordo tra Ducati e Marquez, ma siamo perfettamente consapevoli che non vorremmo essere nei panni di chi deve gestire il mercato piloti per il futuro. La stagione che ci prepariamo a vivere, sarà ricca di gustosi retroscena, di tensione. Il film della stagione 2018 ha uno sfondo perfetto per una sceneggiatura che si potrà definire come minimo avvincente. Buona visione.

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