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MotoGP, Morbidelli soddisfatto del primo approccio con la nuova moto

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Il rookie italiano è uno dei piloti più attesi in vista del 2018. Il suo primo impatto con la Honda del team Marc VDS è stato positivo: «Non vedo l’ora di provare a Sepang»

I primissimi giorni di scuola sono passati e l’impressione è che nella nuova classe lo studente Franco Morbidelli ci si trovi molto bene. Perdonateci il paragone ‘studentesco’ ma era quello che più calzava per descrivere i primi km macinati dal nostro ‘Morbido‘ nel campionato dei grandi, quella MotoGP che il pilota azzurro si è meritato in pista, vincendo  il campionato del mondo 2017 di Moto2. I test di Valencia prima e di Jerez poi sono stati l’occasione per rompere il ghiaccio con quello che sarà il mondo che lo aspetta da adesso in avanti, un mondo nuovo dove, per esempio, Valentino Rossi non è più solo un maestro da cui imparare durante i pomeriggi di prove al Ranch, ma un rivale da provare a sconfiggere ogni domenica. Per Morbidelli la cosa più importante in queste prime uscite è cercare di cadere poco per poter macinare il maggior numero possibile di giri in modo da fare esperienza, abituarsi al peso e alla cilindrata diversa che una MotoGP ha rispetto alle Moto2, ed iniziare a prendere fiducia.

E’ ancora presto insomma per guardare i cronometri con troppa attenzione, come ha spiegato lo stesso pilota italiano che predica la politica dei piccoli passi: «Miglioro poco a poco, è tutto un po’ più difficile rispetto al passato, devo imparare a sistemare ogni cosa, ogni dettaglio, ogni aspetto della moto, ogni aspetto dello stile di guida. L’asticella è spostata sempre più in alto e io devo impegnarmi per crescere passo dopo passo e riuscire a raggiungerla, in tutti i vari aspetti che contribuiscono poi alla performance». Un Morbidelli che è apparso tranquillo e fiducioso, con ben chiaro in testa il percorso da seguire per arrivare pronto alla prima gara del 2018 in Qatar: «Insieme ai meccanici stiamo facendo dei piccoli passi in avanti: migliora la moto, miglioriamo noi e poi bisogna ricominciare per salire il gradino successivo. La pista di Sepang sarà diversa, non vedo l’ora di andare a provare lì per vedere tutta la potenza della moto». Nonostante il risultato del cronometro non abbia particolare peso in inverno, i numeri fatti segnare da Morbidelli nei test di Jerez, alla fine della scorsa settimana, sono stati comunque apprezzabili: il miglior crono del Morbido è stato registrato nella 2^ giornata, quando ha girato in 1:38.923, a circa 1’2″ dalla miglior prestazione di Andrea Dovizioso. Il campione del mondo di Moto2 si è tolto poi la soddisfazione di lasciarsi alle spalle due suoi ex colleghi della classe di mezzo come Nakagami e Alex Marquez (sostituto dell’infortunato Tom Luthi), dimostrando di essere probabilmente il più pronto tra i rookie in vista del prossimo anno. Il viaggio tra i ‘grandi’ è appena cominciato, ma il campione romano è già partito con il piede giusto.

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