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Il segreto dei Magnifici Sette italiani iridati nel Motocross

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Il trionfo numero nove di Tony Cairoli è una vera ciliegina sulla torta per la grande storia del Motocross in Italia. Scopriamo i Magnifici Sette atleti italiani di questa disciplina e i due uomini che hanno reso tutto possibile

Domenica l’uomo dei record scriverà una nuova pagina della storia del motocross! Dopo 215 GP disputati con 145 podi e ben 83 vittorie in GP per otto titoli iridati, Tony Cairoli a 32 anni è pronto a piegare tutti i giovanissimi talenti del Mondiale MXGP. Ma come siamo riusciti a diventare i dittatori del motocross dopo essere stati la cenerentola di questa disciplina terreno di caccia dei piloti nordici, soprattutto Belgi. Alla soglia del nono titolo di Cairoli, è giusto ripercorrere questo magico periodo di 33 anni nei quali la scuola italiana è diventata la prima e assoluta nel Mondo delle ruote artigliate.

Abbiamo parlato dell’incredibile primo titolo in 125 giocato tra Maddii e Rinaldi nel 1984 che ha aperto la strada a tutti i Magnifici 7 piloti Italiani Iridati nel Cross. La serie con i rispettivi titoli conquistati è questa:Rinaldi 1, Bartolini 1, Federici 1, Puzar 2, Chiodi 3, Philippaerts 1, Cairoli 8! Questa progressione nasce dalla grande capacità di due personaggi purtroppo scomparsi che hanno trasformato il nostro Motocross nella fabbrica di campioni e titoli iridati. Le eccezionali capacità di Lido Gualdani e Bruno Comanducci sono state la vera marcia in più del nostro motocross che prima era affidato solo alle improvvisazioni di grandi piloti come Cavallero e Ostorero ma senza strumenti validi per contrastare i campioni nordici e belgi, veri dominatori degli anni settanta e primi ottanta.

Con l’invenzione del SuperMotocross e del Boy Cross questi due grandi tecnici hanno dato un nuovo impulso alla scuola Italiana del Cross. Oltre ai due nuovi campionati iniziarono a creare una serie di raduni collegiali sulla sabbia con maestri Belgi come De Coster e Joel Robert dove i nostri piloti hanno iniziato a cambiare atteggiamento agonistico. I primi risultati sono iniziati ad arrivare con le attese vittorie iridate mai conquistate prima da piloti Italiani nel Motocross.

In pochissimi si ricorderanno i nomi degli storici vincitori italiani di queste prime gare che hanno finalmente aperto la strada a tutti gli altri azzurri verso le vette mondiali. Renato Zocchi riuscì a vincere per primo una manche mondiale con una italianissima Cagiva mentre Mauro Miele è stato il primo azzurro a vincere in Svizzera un GP Mondiale 125. Da queste due affermazioni Gualdani e Comanducci capirono che la strada percorsa era quella giusta e coinvolsero sponsor e Motoclub verso una trasformazione rapida ed efficacissima verso un Motocross moderno, professionale e soprattutto vincente.

E nel 1984 arrivò in modo del tutto rocambolesco il primo titolo iridato di una serie di 20 tra individuali e mondiali a squadre. Quindi grazie a Tony Cairoli ma grazie anche al direttore di gara fiorentino Lido Gualdani e al tecnico Federale Bruno Comanducci: siamo arrivati a questi traguardi anche grazie alla loro lungimiranza.

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