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Quel treno rosso Ducati che passa una sola volta

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Il treno giusto è passato per Hector Barbera e Mike Jones. Il giovane australiano l’ha sfruttato meglio dell’esperto spagnolo. Il Ducatista Integralista è preoccupato per quando su quel treno dovrà salire Jorge Lorenzo

Dicono che il treno giusto passi una volta sola nella vita. Ma per Hector Barbera e Mike Jones, il treno di cui sopra è passato per ben due volte in una settimana: una in Giappone e l’altra in Australia. Ed ha anche lasciato la stazione, portando risultati impietosi per lo spagnolo e un misero punticino per il giovane talento della Superbike australiana, nonchè pupillo di un certo Troy Bayliss.

Dopo un inizio di stagione in cui Hector Barbera era stato il miglior pilota Ducati in pista, nonostante guidasse una vecchia GP14.2 ma anche a causa delle sfortune e degli errori dei piloti ufficiali, lo spagnolo non ha saputo approfittare dell’occasione che gli è si è parata davanti quando gli hanno chiesto di sostituire Andrea Iannone sulla fiammante GP16 ufficialissima.

Il treno “ufficiale” per Hector è passato, ma purtroppo per lui, lo spagnolo non si è fatto trovare pronto. Barbera ha condotto due week end in modo anonimo e senza nemmeno riuscire a concludere nessuna delle due gare. Per Mike Jones il discorso è diametralmente opposto. Si è avvicinato alla nuova categoria cercando di imparare e senza strafare, portando la Desmosedici del Team Avintia sempre al traguardo, riuscendo a guadagnare sulla pista di casa anche un punticino mondiale.

@AVINTIA RACING

Non per niente Troy Bayliss l’ha preso sotto la sua ala protettrice, credendo nel suo talento e affidandogli le moto del suo team. Per Mike Jones tutto è ancora possibile, ed il treno rosso potrebbe anche tornare dalle sue parti in futuro.

Dopo aver manifestato la sua gioia per uno dei migliori risultati ottenuti a Phillip Island in carriera, Andrea Dovizioso mai banale e scontato nelle sue dichiarazioni, ha detto una cosa molto importante, lanciando un sasso a cui pochi hanno dato il giusto peso:“Se vogliamo vincere, dobbiamo abbinare al nostro motore una ciclistica migliore. Credo che l’arrivo di Lorenzo accelererà lo sviluppo. Jorge, infatti, è veloce in fase di percorrenza. Quello che ci manca. Sono curioso che lui provi la DesmosediciGP per capire cosa dirà”.

Niente di nuovo? In realtà la cosa sembra piuttosto preoccupante: il maggior pregio del futuro pilota nonché figliol prodigo è incompatibile con quello che probabilmente è il difetto più evidente della moto attuale. Aggiungiamoci i problemi che hanno avuto entrambi i futuri sposi con le gomme Michelin, e il quadro inizia a farsi preoccupante in ottica 2017.

@DUCATI PRESS

Dopo un inizio di stagione esaltante, Jorge Lorenzo non riesce più ad aver il giusto feeling con le coperture francesi, rischiando di concludere il campionato nel peggior modo da quando è in MotoGP. A Valencia Gigi Dall’Igna sarà messo a dura prova. L’ingegnere è chiamato all’ardua impresa di far sbocciare l’amore a prima vista (o al primo giro di pista) tra un demotivato spagnolo e una scorbutica italiana. La speranza è che la Rossa di Borgo Panigale non diventi anche per Jorge Lorenzo un treno mancato.

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