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Il 2018 SBK di Ducati, tra lo sviluppo della V4 e l’ultima chance della Panigale V2

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Ducati si prepara ad affrontare una stagione molto dura nel 2018, con il Reparto Corse che dovrà sviluppare la V4 e tentare di vincere il titolo con la Panigale alla sua ultima stagione

Il 2018 sarà una stagione decisamente impegnativa per chi lavora in Ducati al progetto SBK. In pista ci saranno Marco Melandri e Chaz Davies in sella alla Panigale bicilindrica, nell’ultima stagione di gare per la poderosa V2 di Borgo Panigale. Una moto che ha faticato tantissimo a trovare il bandolo della matassa, arrivando al top solo nel 2015 dopo le prime due stagioni, 2013 e 2014 piuttosto avare di soddisfazioni. La moto è competitiva in maniera costante dal 2015, ma un Jonathan Rea in sella alla Kawasaki in condizioni strepitose hanno rappresentato per Davies e la Panigale un ostacolo finora insormontabile. A questa equazione si deve poi aggiungere l’enorme sfortuna che si è accanita con Davide Giugliano, mettendolo praticamente fuori squadra per infortunio per una grossa porzione della stagione 2015 ed allontanandolo dal feeling ottimale con la moto che gli avrebbe consentito di essere anche di aiuto per lo sviluppo, ed il quadro diventa più definito.

Nel 2017 c’è stato l’ingresso di Marco Melandri, che ci ha messo qualche gara per recuperare degli automatismi che erano ovviamente leggermente appannati dopo più di un anno di stop dalle gare. Adesso la squadra può contare su due piloti al top della forma e su una moto che dopo cinque anni di incessante sviluppo è al top in SBK. Ma è tempo di grandi cambiamenti, la V4 sta per essere presentata ufficialmente a Milano e di certo si sta già portando avanti da mesi anche lo sviluppo della versione SBK destinata a correre nel 2019. Quindi durante la prossima stagione, il Reparto Corse di Borgo Panigale avrà questo doppio “peso” da sostenere, situazione che si è già verificata nel 2012 quando si passò dalla 1198 alla prima versione della Panigale 1199.

Nel 2011 Ducati vinse con Carlos Checa, dominando il mondiale. Nella stagione successiva, sembrava che la moto fosse arrivata al limite, non riuscendo ad arginare la RSV4 di Max Biaggi che si involava verso il secondo titolo SBK. Ma tante risorse erano destinate a sviluppare la Panigale, una moto rivoluzionaria che doveva raccogliere un’eredità molto pesante. La 1198 aveva vinto il titolo 2008 con Troy Bayliss, sfiorato il 2009 con Haga e vinto il 2011 con Checa. Un modello glorioso, che rappresentava la punta di diamante di un progetto che affondava radici nella storia Ducati, e la cui eredità doveva essere raccolta dal modello su cui si puntava tantissimo, rompendo di fatto la tradizione del telaio a traliccio.

@DUCATI

Adesso la svolta che sarà imposta con la V4 è similare a quella dell’epoca: ormai il telaio a traliccio è un ricordo, ma la componente che cambierà in questo caso è il motore, passando dal classico schema bicilindrico ad un quattro cilindri a V con una strettissima parentela che lo lega alla Desmosedici che corre in MotoGP, tanto da condividerne il nome. Sul Reparto Corse ci sarà l’enorme responsabilità di dimostrare che la scelta fatta è giusta e che la moto che scenderà in gara nel 2019 sarà in grado di far tornare Ducati all’epoca dei fasti SBK di Fogarty, Bayliss e Checa. C’è poi da aggiungere la componente dell’orgoglio Ducati, che di certo porterà a non mollare la presa sullo sviluppo della Panigale V2. Chaz Davies ha sviluppato un feeling incredibile con questa moto e ad oggi è apparso l’unico in grado di battere Rea e la Kawasaki. Se dovesse riuscirci nell’ultima stagione di gare del bicilindrico in SBK sarebbe un trionfo enorme, ed un grande motivo di orgoglio per tutti gli ingegneri e i piloti che in questi anni hanno sudato per rendere competitiva questa moto.

In Ducati ci si prepara senza dubbio ad una stagione molto impegnativa, divisa tra lo sviluppo della nuova V4 che sarà fondamentale per il futuro della Factory, e l’ultima stagione di gare della Panigale V2. Una moto che senza dubbio ha segnato la storia del marchio, con scelte coraggiose che hanno rotto con il passato ed hanno portato Ducati verso una nuova strada.

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