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SSP Qatar: Kenan Sofuglu ci prova nonostante la frattura!

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Il fenomeno turco sarà regolarmente al via nella gara decisiva per il titolo della Supersport

Trentacinque giorni. Tanto è passato dall’infortunio nelle prove in Francia alla decisione di correre, pur con i dovuti rischi del caso, l’ultima prova della Supersport in Qatar per provare a tenersi il titolo Mondiale. Impresa che può realizzare solo un pilota con una determinazione forte come Kenan Sofuoglu. L’infortunio subito in Francia è stato forse il più grave della sua carriera per il pilota turco, una tripla frattura all’anca che lascia ben poche speranze di una guarigione repentina per tornare in pista e difendere la corona iridata. La riabilitazione per rientrare da questo tipo di infortunio richiede circa 3 mesi di lavoro duro perchè le ossa devono anche rinsaldarsi. Il bacino poi è una parte delicata del corpo e quando ti procuri certi tipi di fratture devi necessariamente stare a riposo e lasciare che il tempo scorra.

Ma Kenan Sofuoglu non è il tipo che si arrende facilmente e dopo essere uscito dall’ospedale post operazione ha già cominciato a mettersi al lavoro per provare a ridurre i tempi di recupero in accordo con i medici turchi e quelli della Clinica Mobile che stanno seguendo passo dopo passo il suo percorso riabilitativo. A dirla tutta, il sultano voleva già essere in pista nel round di Jerez ma i medici lo hanno fermato impedendogli di volare, non ritenendolo ancora pronto per tornare in pista nonostante i continui allenamenti postati anche sulla sua pagina Facebook a dimostrazione della forza di volontà di Kenan di voler tornare in pista, pur essendo il campionato nelle mani del suo avversario Lucas Mahiasche ha 20 punti di vantaggio con una gara ancora da disputare.

Salire in moto non sarà come salire sulla cyclette, certo, ma non si può negare che a Kenan manchi la forza di volontà che lo spinge a rimettersi in sella a 35 giorni dalla tripla frattura al bacino. I piloti, gente strana, si dice spesso. Eppure Kenan ha avuto un momento di debolezza quando, dopo che gli è stato impedito di partire per Jerez, ha scritto sui social “I cannot fly to Jerez, this means that championship is over for me” che tradotto significa che il campionato era finito. Dovesse riuscire nella grande impresa di vincere gara e titolo in Qatar, il risultato sarebbe il coronamento di una stagione incredibile per il fenomeno turco, un rollercoaster di emozioni per lui ed il team Puccetti in un campionato che ha visto Kenan unico pilota Kawasaki in testa contro le Yamaha di Mahias, Caricasulo, Tuuli e Morais, la Honda di Cluzel e la MV Agusta di Jacobsen.

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