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Superbike, il futuro del team Althea nelle mani di BMW

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Il team Althea di Bevilacqua vuole continuare con BMW nel 2018, ma l’attesa aumenta e ancora non c’è la firma: «Ducati e Aprilia non buone alternative se le regole cambiano»

Il team Althea Racing dell’italiano Genesio Bevilacqua è tra le squadre che in Superbike hanno spinto per un intervento sul regolamento che riduca il divario prestazionale tra le uniche due scuderie che su ogni circuito si spartiscono le vittorie (Kawasaki e Ducati) e tutte le altre dello schieramento che si vedono private della possibilità di competere per le posizioni che contano. Così, l’introduzione di una limitazione alle velocità delle derivate di serie è la speranza cui si aggrappa l’imprenditore della ceramica a partire dal 2018, volendo continuare con BMW per tentare di ritornare al vertice dopo anni difficili: «La nostra priorità è continuare con la BMW specialmente se le norme sono cambiate. Anche la BMW subirà limitazioni, ma potrebbero non essere altrettanto forti come per molte altre moto. Inoltre, non abbiamo voluto fare tutto il lavoro con la S1000RR per niente. Un’altra motocicletta non è utile, non c’è nulla di promettente sul mercato. Ci sarebbero Ducati o Aprilia, ma entrambi non sarebbero una buona opzione per noi».

BMW INSODDISFATTA DEI RISULTATI DEL TEAM ALTHEA, IL FUTURO DELLA SQUADRA E’ IN MANI ALTRUI- Gli intenti di Bevilacqua sono chiari, eppure la firma sull’accordo da parte di BMW è attesa da settimane ma continua a non arrivare: il colosso tedesco, dal suo punto di vista, non è soddisfatto del rendimento scadente del team che supporta, mai a podio nemmeno una volta quest’anno. L’Althea non ha però un’alternativa, come esplicitamente affermato dal suo proprietario il quale ha escluso un ritorno con Aprilia (con cui c’era stata una parentesi di un solo anno di collaborazione nel 2013) o con Ducati (il marchio al quale si era sempre affidata, ottenendo i migliori risultati della sua storia, compreso il titolo mondiale del 2011, e dalla quale già era ritornata nel 2014), e dunque il suo futuro è a questo punto nelle mani altrui; e quando manca sempre meno alla fine della stagione in corso e all’inizio di quella nuova cresce la preoccupazione nella squadra italiana per il suo destino.

DE ROSA A RISCHIO APPIEDAMENTO PER LO SPONSOR – Problemi che non si limitano a questioni tecniche e sportive per Bevilacqua, ma anche economiche e di finanziamento. A farne le spese rischia di essere il pilota meno redditizio, Raffaele De Rosa: «Dobbiamo prima trovare una garanzia come seconda guida. Dobbiamo affrontare seriamente il problema, perché abbiamo un buon sponsor, che non possiamo assorbire con risultati deboli. Questo è scontato e Raffaele ne è pienamente consapevole». L’unico sicuro del posto dovrebbe essere Jordi Torres, con cui l’imprenditore nostrano vuole proseguire nel segno di un credo nella continuità del lavoro di gruppo, sia con lui che con BMW: «Stiamo per confermare Jordi. Ogni tanto ha problemi, ma in generale fa gare forti e consistenti per risultati solidi. Abbiamo problemi con l’elettronica all’inizio della gara, ma la BMW è migliorata negli ultimi mesi. Penso che saremo ancora meglio, e Jordi migliorerà anche».

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