WDW 2016, un'esperienza da brivido - Motori News 24
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WDW 2016, un’esperienza da brivido

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l World Ducati Week è l’evento che ogni appassionato delle rosse non può farsi scappare: tre intense giornate a contatto con le moto che hanno reso celebre la Casa di Borgo Panigale e la possibilità di vedere qualche nuovo modello

Il WDW 2016 si è tenuto all’interno del Misano World Circuit, a due passi dal Mar Adriatico sotto un sole cocente che ha reso questo evento una vera e propria vacanza. Ogni giornata è stata organizzata per offrire ad ogni partecipante una ricca varietà di eventi sia in pista che fuori. I numeri di quest’anno sono da record: oltre 81.000 le persone che si sono radunate a Misano questo weekend, da ogni parte del mondo, con storie e vite diverse ma una passione comune: la Ducati.

La kermesse si è aperta venerdì 1 luglio per concludersi domenica 3. Già dalle prime ore si sentiva la grande energia che si respirava nel paddock. L’evento è stato organizzato alla perfezione con molte attività alle quali poter partecipare, non solo la possibilità di guidare la propria moto in pista o di testare qualche modello Ducati in prima persona, ma anche intrattenimento. Nei padiglioni sparsi per il paddock si poteva giocare alla Play Station, cercando di battere i record dei piloti in pista o giochi per vincere esclusivi gadget ma soprattutto ovunque moto: sulle giostre della zona Scambler, nei parcheggi, in pista, negli stand, sono state loro le vere protagoniste del weekend.

Sotto la Tenda 90° era possibile ripercorrere la storia della Ducati nel corso degli anni, erano esposti i motori più conosciuti, come il Motore 4 cilindri Apollo e quelli più misteriosi, come quello a 4 cilindri a V stretto inclinato, per arrivare all’amatissimo Desmo. Un’attività interessante di questo evento sono state le conferenze, chiamate Ducati University, che hanno permesso ai partecipanti di conoscere nel dettaglio gli aspetti tecnici e specifici dei propri bolidi.

Il WDW non è stato solo moto ma anche auto da sogno, infatti anche Audi e Lamborghini sono state protagoniste dei tre giorni, dando anche l’occasione unica ai partecipanti di fare un giro in pista come passeggeri di piloti professionisti.

L’occasione più grande però, per chiunque partecipi alla festa Ducati, è quella di incontrare i piloti di ieri e di oggi e di partecipare ad esclusive interviste, oltre a vederli in sella. La serata più emozionante è stata quella di sabato, con i riders sul palco allestito nello spazio adiacente al circuito dopo tutte le sfide che li hanno visti cimentarsi con Flat Track e con le Diavel, sfide vinte rispettivamente da Andrea Dovizioso e Scott Redding, anche se battere piloti del calibro di Casey Stoner e Loris Capirossi non è stato certo semplice.

Tra gli ospiti più attesi c’erano anche Troy Bayliss e Paul Smart, due leggende delle due ruote e soprattutto della Rossa di Borgo Panigale. L’affetto del pubblico nei loro confronti è stato quasi commovente, i piloti entrati nel cuore dei tifosi, che li portano con loro alla vittoria, che onorano quelle moto, non vengono dimenticati nemmeno dopo anni dal loro ritiro, anzi paradossalmente l’affetto per loro cresce.

Molto interessante è stata l’intervista di Giovanni Di Pillo ai piloti SBK Chaz Davies e Davide Giugliano, entrambi sono stati divertenti, soprattutto Davies col suo strano italiano e hanno sottolineato quanto l’amore dei tifosi per la Ducati sia qualcosa che non si respira con le altre case e quanto sperano entrambi di vincere, in risposta alla grande efficacia delle Kawasaki. Davies ha dichiarato di amare Laguna Seca, dove si terrà la prossima tappa del Mondiale SBK, una pista unica al mondo dove il pilota in passato è stato molto veloce. Dal canto suo Giugliano ha ricordato con un battuta la sua caduta proprio negli Stati Uniti e spera di rifarsi quest’anno.

Nonostante tutti i piloti siano stati attesi e applauditi, la star del WDW è stata Casey Stoner: tornato in Ducati come tester è un’icona intramontabile per gli appassionati grazie alle sue vittorie in MotoGP. L’autraliano a fine giornata, prima di lasciare la pista è stato assalito dalle persone che non si sono fatte scappare l’occasione di farsi una foto o di ottenere finalmente un’autografo su caschi e magliette.

Abbiamo avuto l’occasione di fare qualche domanda a Davide Tardozzi, il team manager Ducati MotoGP. Quali sono le sue impressioni sul WDW 2016? “Questo evento si commenta da solo, ho partecipato anche in passato ma quello di quest’anno penso sia l’apoteosi, i numeri sono impressionanti ed essere qui e vedere e sentire l’affetto della gente è incredibile”.

Passiamo al Campionato… “Siamo all’elemento doloroso, ci sono stati troppi errori, è colpa nostra se ancora non abbiamo concretizzato ma siamo consapevoli di avere le potenzialità per vincere un Gran Premio e nel prossimo futuro lottare per il Mondiale. Io non credo nella sfortuna ma quest’anno ci sono stati anche eventi particolari, che non si potevano prevedere”.

Cosa pensa della decisione di bandire le alette nel 2017? “Le ali sono qualcosa che abbiamo introdotto e che sono state riprese da tutti, questo fa capire che abbiamo investigato in un campo nuovo, portando qualcosa ai quali gli altri non avevano pensato. Vietarle ci limita un po’ ma rimane l’orgoglio di aver avuto l’idea è di aver costretto i giapponesi a venirci dietro, anche se adesso verranno vietate”.

Il prossimo anno pensate di integrarle in carena? “Ancora non lo so perché ancora non è stato scritto il regolamento e in base a quello decideremo”.

Lorenzo arriverà in Ducati e Stoner è tornato come tester, cosa ci attende nel 2017? “Ci siamo presi il rischio di prendere il Campione del Mondo 2015 quindi non abbiamo scuse, dobbiamo dargli una moto all’altezza per lottare in Campionato”.

Un’evento imperdibile il WDW 2016, alla sua nona edizione fatta di musica, moto, sport e piloti, ma soprattutto della passione che la Ducati, nel suoi 90 anni di storia è riuscita a creare nei suoi tifosi, una fede, quella per la rossa che ha invaso la Riviera Romagnola per tutto il weekend. La passione per la Rossa è sempre più contagiosa.

WDW 2016 [FOTOGALLERY]

 

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