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Dorna censura il video di Crutchlow: professionalità o miopia?

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Dorna ha fatto rimuovere un video girato da Crutchlow con il suo smartphone, dimostrando di non aver ancora ben capito come funziona il mondo dei Social nel 2017

Spesso ci si lamenta del fatto che la MotoGP è diventata un mondo troppo asettico, lontano da quello che il motociclismo rappresentava non più di venti anni fa. Un lasso di tempo tutto sommato breve, ma che ha cambiato il mondo in modi insospettabili all’epoca. Nel motomondiale si è arrivati ad un livello di professionalità altissimo, si è fatto tanto per la sicurezza e c’è un grande coinvolgimento da parte delle Case costruttrici, presenti in massa nella classe Regina. Eppure la Dorna continua a commettere degli errori che appaiono sinceramente inspiegabili e che non alimentano la fiamma della passione, ma anzi vi soffiano contro con forza.

Non è un segreto che qualsiasi video che ritragga una MotoGP in azione sia coperto da rigidissimi copyright da parte dell’organizzatore del mondiale. Non c’è nulla di strano in questo, i diritti TV sono venduti a fior di quattrini, e nessun compratore sarebbe felice di vedere il proprio prodotto sul mercato gratis. La Dorna è così rigida proprio per tutelare i propri clienti, come SKY o la BBC, tanto per fare alcuni esempi.

Eppure c’è una miopia manifesta che riguarda l’episodio accaduto a Cal Crutchlow in Qatar. Quel mattacchione del pilota britannico, aveva nastrato il proprio smartphone al serbatoio della moto, realizzando una ripresa artigianale la cui inquadratura prevedeva semplicemente il viso di Cal ripreso dal basso, mentre affrontava alcuni giri di pista nella sera illuminata artificialmente del Qatar. Il video è stato postato dal protagonista al rientro ai box sui propri Social, accompagnato ovviamente da una frase simpatica, come in perfetto stile con l’attitudine da perfetta canaglia di Crutchlow.

La reazione a questo episodio da parte di Dorna è stata veloce ed immediata. E’ stato chiesto al pilota di rimuovere subito il video, poichè infrangeva i diritti di Copyright. Il pilota ha eliminato il video, restando fedele al proprio stile e postando un messaggio su Twitter che recitava queste parole:

Letteralmente la traduzione recita «Chiedo scusa a tutti! Sono stato beccato dai poteri forti, che mi hanno chiesto di eliminare il video. Spero tanto che nel frattempo l’abbiate già salvato tutti!!!» . Il senso dello humor di Cal, merita senza dubbio un applauso a scena aperta. Ma la miopia della Dorna, merita ben altro. Tanto per spiegare quanto sia totalmente irragionevole il comportamento di Dorna, basta valutare che la Nascar adotta criteri decisamente diversi in situazioni analoghe. Il più grande organizzatore di racing events al mondo ha sempre avuto dalla sua la capacità di far sentire il pubblico realmente vicino ai piloti ed alle auto. Nel 2012 il pilota Brad Keselowski divenne una celebrità su Twitter dopo aver postato vari Tweet direttamente dall’auto, durante la Daytona 500 di febbraio. Sul momento, la Nascar decise di cavalcare l’onda approfittando di un momento di notorietà inaspettato giunto da un’ondata di nuova linfa ottenuta grazie ad un nuovo strumento: un Tweet in diretta dall’abitacolo di una vettura da corsa. La Nascar apprezzò questo fenomeno e soprattutto comprese il potenziale dei Social Network quale piattaforma di comunicazione imprescindibile per aumentare il proprio appeal soprattutto sul popolo dei più giovani.

In seguito, un episodio analogo che aveva per protagonista lo stesso pilota, fu multato con 25.000 dollari, poichè si ritenne che fosse pericolosa la situazione di gara in quel momento. Ma resta l’approccio al mondo del Social da parte di Nascar, che, come hanno sottolineato più volte, è questo: «We encourage our drivers to participate in social media. We feel we have the most liberal social media policy in all of sports, and the access we provide is the best in all of sports». Come a dire che secondo la Nascar, il mondo dei Social Media è un punto focale della propria strategia di comunicazione.

Il filmato di Crutchlow era stato realizzato durante un test privato, non c’era una situazione di gara potenzialmente pericolosa. L’unico effetto che avrebbe ottenuto il fatto di lasciarlo online sarebbe stato quello di gratificare qualche fan in più del pilota inglese, ed eventualmente creare un volano di interesse attorno ad un modo decisamente innovativo per utilizzare uno Smartphone durante un test della MotoGP.

In definitiva, crediamo che il comportamento di Dorna, più che difendere i diritti di chi paga profumatamente per quelle immagini ufficiali, danneggi semplicemente gli appassionati, che di fronte ad episodi come questo si allontanano e non si avvicinano. Ed ogni appassionato in meno, è un potenziale abbonato in meno ad una Pay TV che trasmette le gare, è un potenziale cliente in meno di Dorna, seppur in forma indiretta. Insomma, a noi sembra che Dorna nel comportarsi in questo modo non faccia altro che danneggiare sè stessa. Con buona pace di Cal Crutchlow, che certamente troverà altri modi di mostrare il pessimo rapporto che ha con i suddetti “Poteri Forti”. Al massimo si potrebbero definire “Poteri Miopi”.

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