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MotoGP, Beirer replica a Tardozzi: «Indecente attirare i talenti con i soldi»

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Botta e risposta tra Tardozzi e Beirer sui giovani che arrivano in MotoGP: Ducati è preoccupata di una presunta egemonia

Le gare non sono ancora iniziate, ma le polemiche non si sono mai fermate. Duro botta e risposta tra due team manager della MotoGP riguardo uno dei temi forse più caldi del paddock: i giovani.

Nei mesi scorsi, infatti, Davide Tardozzi, team manager Ducati, aveva espresso la sua preoccupazione circa la presunta egemonia di KTM nel mettere sotto contratto i piloti vincitori della Red Bull Rookies Cup. La casa di Borgo Panigale, che il prossimo anno schiererà ben otto moto in griglia in classe regina, al contrario di KTM non ha mai avuto una tradizione nelle classi inferiori.

La replica del numero uno della casa austriaca non si è fatta attendere. Pit Beirer ha infatti chiarito: «Innanzitutto non blocchiamo nessuno a livello contrattuale. In secondo luogo non possiamo costringere un pilota a restare, se vuole trasferirsi altrove. Nella Red Bull Rookies Cup forniamo le moto, ma non firmiamo nessun contratto, perché i piloti non sono maggiorenni. Se Tardozzi pensa che ci sia una concorrenza sleale, lo invito a impegnarsi con la sua marca con i giovani. Ma non ricordo di aver mai visto una Ducati in Moto3. Trovo piuttosto indecente che un costruttore arrivi ad attirare i nostri talenti con un po’ di soldi in più».

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