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MotoGP, emergenza Coronavirus, salta anche il GP di Austin

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La partenza della stagione 2020 in MotoGP è destinata a slittare ancora: manca ancora l’ufficialità ma Viegas conferma l’ufficiosità del rinvio

Quella che poteva essere un’eventualità molto probabile si sta trasformando in una concreta realtà: anche il GP delle Americhe è destinato a slittare. Nonostante manchi ancora l’ufficialità, tutto muove verso questa direzione. Soltanto nei giorni scorsi, le autorità della città di Austin avevano dichiarato ufficialmente lo stato d’emergenza, ma nella giornata di ieri il presidente della FIM, Jorge Viegas, ai microfoni di Catalunya Radio, ha anticipato la difficoltà del rispetto dell’evento: «Le possibilità che il Gran Premio degli Stati Uniti si terrà il 5 aprile sono molto poche».

Per poi proseguire: «Comunque, stiamo già lavorando per trovare una data alternativa alla gara di Austin. Ma in questo momento le cose si stanno evolvendo così in fretta, che non possiamo dire altro. In questo momento ho totale fiducia che il campionato avrà più di 13 gare. Se dovremo correre a gennaio, lo faremo. Possiamo disputare due Gran Premi nello stesso fine settimana o correre a porte chiuse. Ovviamente se non ci fossero altre soluzioni. Non ci sono tabù. Devi essere flessibile ed avere immaginazione. Portimao è un circuito di riserva, proprio come Estoril. E in Portogallo non ci sono restrizioni».

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