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MotoGP, Lorenzo su Marquez: «Occorrono penalizzazioni più severe»

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Lorenzo ritiene che gli incidenti che Marquez ha creato in Argentina si sarebbero potuti evitare se la Direzione Gara avesse imposto sanzioni più severe

Anche Lorenzo esprime la sua opinione sulla questione RossiMarquez, che tanto sta facendo discutere nelle ultime settimane dopo il contatto che ha causato la caduta del pilota di Tavullia in Argentina. Dalla scelta delle gomme in poi di Jack Miller, la direzione gara non ha più azzeccato una scelta. Troppe evenienze nella stessa gara in cui i giudici hanno completamente perso la bussola, dimostrando tutto fuorché di essere un’ente autorevole. Occorre necessariamente cambiare regime dal prossimo GP ad Austin, per mantenere calmi gli animi e far ritornare la pace nel paddock, prima che sia troppo tardi.

Jorge Lorenzo, ospite nello show televisivo spagnolo “El Hormiguero”, per far capire il suo ragionamento sulla situazione che si è verificata a Termas de Rio Hondo, realizza un interessantissimo parallelismo con una sanzione che aveva ricevuto in passato, ai tempi della 250: «Penso che si sarebbe potuto evitare tutto se ci fossero state delle penalizzazioni più severe. Io stesso, nel mio anno di debutto in 250 (nel 2005), ero un pilota piuttosto kamikaze. Ero eccessivamente aggressivo e, quando intravedevo un pertugio, ci provavo sempre. Nel Gran Premio del Giappone, stavo duellando per la seconda piazza con Dani Pedrosa ed Alex De Angelis e volevo finire assolutamente secondo. Ho toccato Dani in una curva e in quella successiva ho cercato di superarli ambedue, facendo scivolare De Angelis. La Race Direction mi ha sanzionato, ho dovuto saltare un GP e da quel momento in poi, non sono stato più aggressivo, pazzo o kamikaze. Marquez è un pilota magnifico, ha vinto quattro degli ultimi cinque titoli iridati. Ogni motociclista non vuole perdersi una gara, così come ogni giocatore di calcio non vuole saltare una partita dopo un’espulsione. Tutto inizia con l’arbitro della MotoGP».

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