
Il rischio è enorme - www.MotoriNews24.com
I furti auto sono diventati ancora più insidiosi, ora è un disastro se ne guidi una anche tu.
Un nuovo allarme scuote i possessori di auto elettriche nel nostro Paese, con un fenomeno di furti che colpisce in particolare la Hyundai KONA Electric. L’ultimo episodio registrato nella zona di Roma Eur denuncia una modalità di furto particolarmente sofisticata, che sottrae i veicoli direttamente mentre sono in ricarica alle colonnine pubbliche, senza lasciare tracce evidenti.
Nella serata di lunedì, una donna residente a Siena ha denunciato la scomparsa della sua Hyundai KONA Electric parcheggiata e connessa alla colonnina di ricarica in via Decima 256, quartiere Roma Eur, zona Torrino. La proprietaria aveva lasciato l’auto intorno alle 19:30 per partecipare a una cena, e al suo ritorno, poco prima delle 23, ha trovato il veicolo sparito. Un furto “chirurgico”, come è stato definito dagli investigatori, perché la colonnina non presentava alcuna manomissione: i cavi erano ancora collegati e la sessione di ricarica risultava conclusa alle 22:40 secondo l’applicazione dedicata.
Le tempistiche indicano che i ladri hanno agito in un arco di tempo brevissimo, probabilmente fra le 22:40 e le 22:50, sottraendo l’auto senza destare sospetti o danneggiare l’infrastruttura di ricarica. L’assenza di telecamere di sorveglianza nella zona ha reso praticamente impossibile rintracciare i responsabili o ricostruire i movimenti del veicolo.
Non stai tranquillo nemmeno quando la carichi, l’allarme assurdo
Gli investigatori ipotizzano che i malviventi abbiano bypassato i sistemi elettronici della vettura, riuscendo a simulare la presenza del telecomando originale e quindi a sbloccare e staccare il cavo di ricarica senza forzature. Questa tecnica avanzata suggerisce il coinvolgimento di bande specializzate, con una conoscenza approfondita dei sistemi integrati delle auto elettriche. La Hyundai KONA Electric, così come altri modelli appartenenti al gruppo Hyundai-Kia, potrebbe essere stata presa di mira a causa di una possibile vulnerabilità nei sistemi di sicurezza, simile a quanto già emerso in precedenti episodi noti come “Kia Boys”.
Le forze dell’ordine hanno sottolineato la difficoltà nel recuperare il veicolo, anche perché i ladri potrebbero rapidamente smantellare la vettura per ricavarne pezzi di ricambio di alto valore, in particolare la batteria, componente più prezioso e ricercato nelle auto elettriche. Manipolare batterie ad alta tensione e disattivare sistemi di localizzazione GPS richiede competenze tecniche specifiche, confermando l’ipotesi di una rete criminale specializzata.

L’aumento delle vendite di veicoli elettrici e la crescente domanda di ricambi stanno probabilmente alimentando questa nuova ondata di furti. Le autorità e i produttori sono chiamati a intervenire con aggiornamenti software e miglioramenti dei dispositivi di sicurezza per contrastare efficacemente questa minaccia.
Il fenomeno non è isolato: nel territorio romano si sono registrati altri casi simili, creando un clima di preoccupazione tra gli automobilisti che utilizzano veicoli a batteria. La facilità con cui i ladri riescono a sottrarre le vetture durante la ricarica evidenzia una lacuna nella sicurezza delle infrastrutture pubbliche e nelle protezioni elettroniche dei mezzi.
I proprietari sono invitati a prestare la massima attenzione e, dove possibile, scegliere punti di ricarica dotati di sistemi di videosorveglianza e vigilanza attiva, oltre a monitorare costantemente le app di controllo remoto delle proprie auto. Nel frattempo, le forze dell’ordine continuano le indagini per identificare i responsabili e bloccare questa nuova forma di criminalità legata alla mobilità elettrica.