
La rivale ha asfaltato Musk - www.MotoriNews24.com
La casa europea lancia la sfida finale ad Elon Musk. Il CEO riuscirà a contrastare questa invenzione?
Nel cuore dell’Europa, si sta scrivendo un capitolo cruciale nella rivoluzione della mobilità autonoma. Mentre Elon Musk e Tesla dominano la scena globale dell’auto elettrica, un gigante europeo come Mercedes-Benz, in collaborazione con Bosch, sta mostrando come la tecnologia del futuro non sia più un sogno lontano, ma una realtà tangibile e funzionante. La guida autonoma, da lungo tempo promessa nel settore automobilistico, afferra ora una concretezza che potrebbe porre l’azienda tedesca davanti alla celebre casa statunitense, almeno per quanto riguarda il livello tecnologico e l’autorizzazione normativa.
L’autosilo P6 dell’aeroporto di Stoccarda è diventato un laboratorio a cielo aperto per il sistema DRIVE PILOT, il primo sistema di guida autonoma di livello 3 approvato ufficialmente in Europa e negli Stati Uniti, precisamente in Germania e nel Nevada. Questo sistema consente a veicoli come la Mercedes EQS di parcheggiare in completa autonomia o di gestire la guida in condizioni di traffico intenso fino a 60 km/h senza che il conducente debba mantenere costantemente il controllo.
Ciò che distingue il DRIVE PILOT è la capacità di reagire in modo autonomo a eventi imprevisti, come manovre di sterzata o frenata in risposta a situazioni di traffico complesse. A differenza di molti sistemi indicati impropriamente come “pilota automatico”, questa tecnologia basa la sua affidabilità su una rete ridondante di sensori – oltre 30 radar, telecamere e lidar – e su un chip potentissimo capace di eseguire 254.000 miliardi di calcoli al secondo. Questo connubio tra hardware e software rappresenta un salto qualitativo significativo nel panorama automobilistico, ponendo Mercedes-Benz un passo avanti rispetto a molte concorrenti, inclusa Tesla.
Questo livello di automazione permette, almeno in certe condizioni e per un tempo limitato, di sollevare il conducente dall’obbligo di controllo costante, restituendogli così “un bene prezioso: il tempo”, come sottolinea Britta Seeger, membro della direzione di Mercedes-Benz.
Ma è legale o no?
Nonostante i progressi evidenti, la strada verso una guida autonoma completa è ancora lunga e complessa. Il salto da un sistema di livello 3 a un livello 4, che implica una guida completamente automatizzata senza necessità di intervento umano per determinate condizioni, è intriso di ostacoli tecnici e normativi. Attualmente, la legislazione in molti paesi – incluso il cuore tecnologico europeo – non è ancora pronta a disciplinare l’uso su larga scala di veicoli senza conducente.
Il sistema di parcheggio completamente automatizzato all’aeroporto di Stoccarda ha ricevuto l’ok dal Kraftfahrt-Bundesamt, un passo significativo verso l’adozione di sistemi di guida di livello 4, ma l’impiego su strada aperta richiederà ulteriori sviluppi normativi e tecnologici. Anche il limite di velocità di 60 km/h per il DRIVE PILOT sottolinea le difficoltà tecniche: aumentare la velocità significa moltiplicare gli spazi di frenata e la quantità di dati da processare, richiedendo sensori e chip ancora più potenti.

Le prospettive future prevedono un aumento progressivo della velocità di funzionamento del sistema, con Mercedes-Benz che punta a raggiungere i 130 km/h nei prossimi anni, ma il salto verso il livello 5 – la guida autonoma totale senza alcun conducente – rimane ancora un obiettivo lontano. Come evidenzia Gabriel Seiberth di Accenture, l’intelligenza artificiale attuale è ancora incapace di replicare la complessità e la flessibilità del comportamento umano, soprattutto nella gestione di situazioni non prevedibili.
I livelli di guida autonoma: dove ci troviamo e dove stiamo andando
Per comprendere appieno le sfide e le innovazioni, è utile ricordare i cinque livelli di guida autonoma riconosciuti a livello internazionale:
- Livello 1 o guida assistita: il sistema aiuta il conducente con funzioni come il cruise control adattativo o l’avviso di collisione, ma il controllo resta sempre umano.
- Livello 2 o guida semi-autonoma: l’auto può seguire la corsia, accelerare e frenare autonomamente in alcune situazioni, ma il guidatore deve rimanere vigile e pronto a intervenire.
- Livello 3 quindi guida altamente automatizzata: l’auto può gestire autonomamente situazioni specifiche, come il traffico intenso, e il conducente può distrarsi per periodi limitati senza dover controllare costantemente la strada.
- Livello 4 di guida completamente automatizzata: in condizioni ben definite, il veicolo guida da solo senza bisogno di intervento umano.
- Livello 5, autonomia totale: nessun conducente è necessario, il veicolo gestisce ogni situazione stradale senza eccezioni.
Mercedes-Benz ha già conquistato il livello 3, e con le autorizzazioni ottenute per il parcheggio automatizzato, si avvicina al livello 4, lasciando Tesla – che ancora fatica a ottenere approvazioni simili in Europa – in una posizione meno avanzata per quanto riguarda la guida autonoma certificata. Il divario tra le due aziende è dunque più ampio di quanto possa sembrare, soprattutto se si considera la necessità di sovranità sui dati e la complessità della gestione sicura dell’intelligenza artificiale nei veicoli.
Il futuro della mobilità si gioca quindi sul terreno europeo, dove la collaborazione tra aziende come Mercedes-Benz e Bosch e l’attenzione alla sicurezza e alla regolamentazione potrebbero consegnare al Vecchio Continente un ruolo da protagonista nella rivoluzione della guida autonoma.