
Occhio alle 5 auto meno sicure sul mercato: gli esperti le sconsigliano - motorinews24.com
Le auto meno sicure del marcato. Le criticità delle nuove auto più insicure. I dati e i test parlano chiaro.
2025 Kia K5
Il Kia K5, berlina fastback apprezzata per design, comfort e prestazioni (fino a 290 cavalli nella versione GT), non brilla in termini di sicurezza. È stato identificato come uno dei modelli più pericolosi su strada, con un tasso di incidenti mortali di circa sette per miliardo di miglia percorse, secondo i dati di iSeeCars. Nei test IIHS, il K5 ha ricevuto la valutazione “poor” (scarsa) nel test di collisione frontale con sovrapposizione moderata, il più critico. La protezione della testa e del collo dei passeggeri posteriori è stata anch’essa giudicata insufficiente, con la cintura di sicurezza che si spostava pericolosamente sull’addome, aumentando il rischio di lesioni gravi. Anche la struttura della carrozzeria ha ottenuto una valutazione “marginale”, segnalando una scarsa capacità di assorbimento degli urti laterali e frontali.
2025 Volkswagen Jetta
La Volkswagen Jetta, berlina compatta storica prodotta dal 1979 e giunta alla settima generazione (A7), si conferma un’auto dal buon rapporto qualità-prezzo, con dotazioni tecnologiche avanzate come il sistema IQ.DRIVE di assistenza alla guida. Nonostante ciò, il modello 2025 presenta alcune lacune in ambito sicurezza. Il sistema di avviso cintura di sicurezza ha ottenuto una valutazione “poor” per la scarsa efficacia, mentre la protezione in caso di impatto laterale è stata giudicata “accettabile” complessivamente. Con alcune aree critiche come la protezione del bacino del conducente e del busto del passeggero posteriore valutate “marginali”. Inoltre, il sistema di frenata automatica con rilevamento pedoni ha ricevuto un punteggio “marginale”. Indicando limitazioni nella capacità di prevenire collisioni con utenti vulnerabili della strada.
Auto meno sicure del mercato: Problemi di sicurezza in altri modelli diffusi
2025 Nissan Sentra
Nonostante le dotazioni tecnologiche complete, che includono sistemi di avviso di collisione frontale, rilevamento pedoni e mantenimento corsia, la Nissan Sentra non convince appieno nei test di sicurezza. La valutazione complessiva del crash frontale con sovrapposizione moderata è “moderata” a causa di scarse prestazioni nella protezione dei passeggeri posteriori. Inoltre, la Sentra ha riportato punteggi “marginali” e “poor” per la prevenzione delle collisioni con veicoli e pedoni e per l’efficacia dei fari, sia nelle versioni con luci alogene che LED. Tuttavia, la compatta di Nissan è stata premiata con la valutazione “good” nel test di sovrapposizione frontale ridotta. Resta quindi una delle opzioni economiche consigliate da Consumer Reports.

2025 Nissan Altima
La Nissan Altima si distingue per una sicurezza laterale insufficiente, con punteggio “poor” nell’impatto laterale per il conducente, che ha rischiato gravi lesioni alla testa e al bacino. La struttura della carrozzeria è stata considerata inadeguata, ricevendo una valutazione negativa. L’impianto di frenata automatica anti-collisione frontale ha ottenuto un punteggio basso. Mentre la protezione del passeggero posteriore è risultata invece “good”, indicando una certa disomogeneità nella sicurezza tra i sedili anteriori e posteriori.
2025 Chevrolet Malibu
Il Chevrolet Malibu ha mostrato criticità simili a quelle dell’Altima, con risultati poco soddisfacenti nel test di impatto laterale, soprattutto per la protezione del conducente. La struttura di sicurezza è stata giudicata carente, così come l’efficacia dei sistemi di frenata automatica e prevenzione collisione veicolo-veicolo, entrambi valutati “poor”. Tuttavia, la protezione dei passeggeri posteriori si è rivelata buona, sebbene la valutazione complessiva sia stata compromessa da scarse prestazioni nei sistemi di sicurezza attiva.
L’importanza di un’analisi attenta prima dell’acquisto
Questi dati evidenziano come, nonostante i progressi tecnologici, non tutti i modelli di auto nuove garantiscano livelli di sicurezza elevati e uniformi. L’attenzione all’acquisto deve quindi includere un’analisi approfondita delle valutazioni di sicurezza certificate da enti indipendenti come l’IIHS e la NHTSA.

In particolare, nel caso della Volkswagen Jetta, un modello prodotto da oltre quattro decenni e noto per la sua affidabilità e diffusione soprattutto in Nord America, emerge chiaramente come l’innovazione tecnologica non sempre si traduca in protezione ottimale. La Jetta, infatti, ha mantenuto una certa stabilità nelle linee di produzione e nelle motorizzazioni. Ma mostra margini di miglioramento in termini di sicurezza passiva e attiva, specialmente nelle ultime iterazioni.
Analogamente, la presenza di sistemi avanzati di assistenza alla guida non sempre corrisponde a una reale efficacia in condizioni di emergenza. Come dimostrano le valutazioni “poor” o “marginal” nell’ambito della prevenzione delle collisioni con pedoni o veicoli. Questo aspetto sottolinea l’importanza di continuare a investire in ricerca e sviluppo. Per migliorare sia la sicurezza strutturale che la tecnologia di assistenza.
Il confronto tra i diversi modelli mette in luce inoltre come alcune vetture, seppur economiche e ben equipaggiate, possano presentare rischi significativi in caso di incidente. Soprattutto per i passeggeri posteriori e in impatti laterali. Un dato da non trascurare per chi considera l’acquisto di una nuova berlina compatta o di segmento medio.