
La decisione del CEO - www.MotoriNews24.com
Gli sforzi di Stellantis vengono frustrati. Ecco perché non riescono ad offrire automobili ad un prezzo così basso!
Nel contesto del Salone IAA Mobility 2025, dedicato alle innovazioni della mobilità sostenibile, Jean-Philippe Imparato, direttore di Stellantis Europe, ha lanciato un appello a Bruxelles per il rilancio del segmento delle utilitarie economiche. L’obiettivo è chiaro: tornare a produrre automobili di segmento A con un prezzo di vendita inferiore ai 15.000 euro, un traguardo che oggi appare quasi irraggiungibile.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sala B11 del Salone di Monaco, Imparato ha sottolineato come il mercato europeo abbia visto un drastico calo delle offerte di auto economiche. “Nel 2019 in Europa erano disponibili 49 modelli con un prezzo inferiore ai 15.000 euro. Oggi ne resta soltanto uno“, ha evidenziato il manager. Questa contrazione, ha spiegato, rischia di escludere una fascia importante di consumatori, penalizzando soprattutto le famiglie e i giovani che cercano una mobilità accessibile.
Il problema è anche di natura ambientale: in Europa circolano infatti circa 260 milioni di vetture con un’età media superiore ai 12 anni, e in molti paesi si toccano punte di 17 anni. Il rinnovo del parco auto è quindi fondamentale non solo per ragioni di sicurezza e tecnologia, ma anche per ridurre le emissioni inquinanti.
Colpa dell’UE?
Il cuore della richiesta di Imparato riguarda la creazione di un quadro normativo specifico che consenta la produzione di utilitarie mild hybrid a benzina, con prestazioni adeguate alla mobilità urbana e un costo contenuto. “Chiediamo all’Europa di autorizzarci a fabbricare vetture con un sistema mild hybrid, velocità massima limitata a 120 km/h e dotazioni essenziali, che siano però ecologiche e, soprattutto, prodotte in Europa”, ha spiegato. Infatti, stando ad Imparato, produrre un’auto sotto i 15.000 € sarebbe impossibile sopratutto a causa delle normative europee sempre più stringenti.
Questo progetto si ispira a modelli già adottati in paesi come Giappone e Brasile, dove esistono categorie di veicoli leggere e accessibili, pensate per la città. “Vogliamo proporre un’offerta che abbia un valore industriale, sociale ed ecologico”, ha aggiunto il direttore di Stellantis Europe, ricordando che un’auto moderna, rispetto a un veicolo obsoleto del 2010, può emettere fino a 76 grammi di CO2 per chilometro in meno, contribuendo così significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale.

La proposta di Imparato si inserisce in una visione più ampia condivisa anche dal presidente di Stellantis, John Elkann, e dall’ex CEO di Renault, Luca de Meo, che a giugno avevano già sottolineato l’urgenza di un’iniziativa forte per il rilancio delle utilitarie. L’idea è che un rinnovamento del 10% del parco auto europeo ogni anno possa portare benefici tangibili in termini di sostenibilità.
Il Salone di Monaco 2025 ha confermato la crescente attenzione verso la mobilità elettrica e digitale, con numerose novità nel settore SUV e citycar. Tuttavia, come sottolineato da Imparato, non si può dimenticare la fetta di mercato rappresentata dalle utilitarie tradizionali, che per molti consumatori rappresentano ancora la soluzione più praticabile.