Formula 1

Allarme in Formula Uno: riguarda la sicurezza, sentite Sainz

Scatta l’allarme in Formula Uno: a preoccupare sono le parole rilasciate dal pilota di Williams Racing, Carlos Sainz, a margine del Gran Premio di Giappone, che riguarda la sicurezza in pista.

È momento di riflessione in Formula Uno dopo il Gran Premio di Suzuka (in Giappone, ndr) che ha restituito diverse sentenze, soprattutto per quanto riguarda le varie forze in campo. Malgrado una Red Bull non perfetta, Max Verstappen ha chiarito a tutti – McLaren in primis – che non sarà certamente un gioco da ragazzi sfilargli il titolo di campione del Mondo di Formula Uno in carica. I due Papaya – Lando Norris e Oscar Piastri – dovranno, insomma, faticare e non poco, mentre Mercedes e Ferrari si appellano alle novità che dovrebbero arrivare nei prossimi Gran Premi in calendario.

Inizio di stagione esattamente non esaltante anche per Carlos Sainz, pilota della Williams Racing che nei primi tre Gran Premi del campionato è sempre stato battuto dal suo compagno di squadra Albon. Tuttavia, l’attenzione dello spagnolo ex Ferrari in occasione del GP di Suzuka si concentra anche su un aspetto tutt’altro che secondario e che riguarda la sicurezza dei piloti in pista.

Formula Uno, Sainz non ci sta: “Bisogna evitare incidenti come quelli di Doohan”

È un Carlos Sainz molto critico quello apparso in occasione del Gran Premio di Giappone, sollevando qualche riflessione in merito alla sicurezza in Formula Uno, tema che per ovvie ragioni non può e non deve essere banale

Carlos Sainz (in foto con la tuta della Scuderia Ferrari) lancia una riflessione riguardo la sicurezza in Formula Uno – www.motorinews24.com

Queste le parole dell’ex pilota della Ferrari, anche nelle vesti di direttore della New Grand Prix Drivers’ Association:

“In qualsiasi altra epoca della Formula Uno, Jack (Doohan, ndr) non sarebbe stato in grado di tornare al volante il giorno dopo un incidente del genere. Se vogliamo rendere le auto veloci come lo sono ora, dobbiamo migliorare anche la sicurezza.

Abbiamo troppe curve come questa in cui il pilota deve chiudere il DRS da solo. Speriamo che questo incidente dimostri che c’è la necessità di avere un sistema che disattivi il DRS 50 o 100 metri prima della zona di frenata in modo che il pilota non abbia la possibilità di commettere errori”.

Superfluo anche sottolineare che la presa di posizione da parte di Sainz ha sollevato diverse discussioni, in un momento per la Formula Uno molto delicato, considerando il nuovo regolamento tecnico ormai alle porte.

Francesco Fildi

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