
Le auto che è preferibile evitare (www.motorinews24.com)
Le automobili da evitare ci sono, e non sono poche: meglio non comprarle, se non vuoi perdere un matrimonio.
Quando si valuta l’acquisto di un’automobile, la prima – o una delle prime – cosa da tenere in considerazione è l’affidabilità e la resistenza di quella stessa auto.
Per non incorrere in situazioni poco piacevoli e sicuramente molto costose, e non parliamo dell’investimento iniziale, è di fondamentale importanza fare a dir poco attenzione a quello che ci capita a tiro. Onde evitare pagamenti che definire costosi è pure poco. Ecco perché abbiamo deciso, all’interno di questo articolo, di parlarvi di tutte quelle automobiliche fondamentalmente sono rischiose per un papabile compratore.
Vetture che potrebbero mettervi nei pasticci e causarvi più stress che soddisfazione. In particolar modo, a causa di una problematica che può mettere KO il motore e in alcuni casi danneggiare la vettura in maniera irreversibile: ci riferiamo alla cinghia di distribuzione.
Quali sono le auto da evitare: attenzione a queste
La cinghia di distribuzione può essere considerato davvero un problema importante, perché qualora dovesse usurarsi o rompersi, il motore potrebbe finire in una condizione irreversibile, e nella migliore delle ipotesi dovreste sborsare oltre 1.000 euro per riparare il tutto. E infatti, nel solo 2020, Stellantis ha dovuto richiamare migliaia di Citroen, DS e Peugeot a causa del celebre 1.2 PureTech. Anche Renault ha avuto vari problemi con la cinghia del motore diesel dCi da 1,5 litri.
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Se volete acquistare una vettura dotata di questo proupulsore, è sempre meglio controllare la sua manutenzione. Tale componente si trova specialmente sulla Renault Clio 2. Tornano a parlare di Stellantis, se anche in questo caso desiderate acquisire una vettura dotata di un motore con determinate problematiche, vi ricordiamo di fare molta attenzione alla sostituzione della cinghia, che deve avvenire ogni sei anni o 100.000 chilometri. Valutare attentamente anche i motori diesel da 1.6 litri e-HDi DV6 e da 2.0 litri HDi DW10, che possono mostrare segni di usura già dopo appena 70.000 chilometri.
C’è da tenere in considerazione, poi, anche Opel, che sta riscontrando problemi con il motore diesel da 2.0 litri, specialmente nelle versioni da 110 e 130 cavalli di potenza massima. Ci riferiamo al D20DTH. Mel caso in cui venga utilizzata un’auto in maniera frequente e intensa, è consigliabile applicare una sostituzione completa ogni 100.000 chilometri. Ci sono varie problematiche da considerare per queste automobili, che vanno al di là del “semplice” investimento da effettuare all’inizio per l’acquisto del modello. Se siete impavidi e volete comunque agire in un certo modo, però, nessuno vi frena.