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Bollo auto, cambiano le regole dal 2026: che mazzata per gli automobilisti

Il bollo auto è tra le imposte più odiate dai cittadini, contribuenti e automobilisti italiani. Ecco come cambierà nei prossimi mesi

La tassa automobilistica obbligatoria per tutti i proprietari di veicoli immatricolati in Italia subirà importanti modifiche a partire dal 1° gennaio 2026. La riforma, nelle intenzioni del governo, rappresenta un passo avanti verso una maggiore efficienza della macchina amministrativa e un alleggerimento degli adempimenti per i contribuenti.

Tuttavia, la transizione richiederà un’adeguata campagna informativa, affinché cittadini e imprese possano prepararsi per tempo e senza sorprese.

Bollo auto: le novità del 2026

Secondo quanto previsto da una riforma approvata in via preliminare dal Consiglio dei Ministri, il pagamento della tassa avverrà esclusivamente in un’unica soluzione annuale, superando definitivamente la possibilità di suddividere l’importo in più rate o di adottare scadenze alternative, come oggi consentito in alcune Regioni.

Bollo auto: tutte le novità a partire dal 2026 – (motorinews24.com)

Questa novità rientra in un più ampio piano di semplificazione fiscale, che punta a uniformare e rendere più trasparente il sistema di pagamento delle imposte legate alla circolazione dei veicoli. Attualmente, infatti, le modalità di versamento del bollo auto variano sensibilmente da Regione a Regione: in alcune aree del Paese è ancora possibile effettuare il pagamento con cadenza semestrale o trimestrale, mentre in altre è già previsto un versamento unico. A partire dal 2026, invece, tutti gli automobilisti dovranno adeguarsi a una sola modalità: un pagamento annuale, effettuato entro il mese di immatricolazione del proprio veicolo.

L’obiettivo della riforma è duplice: da un lato, offrire alle amministrazioni regionali maggiore stabilità e prevedibilità nella riscossione del tributo; dall’altro, semplificare per i cittadini le procedure burocratiche, riducendo il numero di scadenze da tenere sotto controllo. Un unico pagamento all’anno dovrebbe anche contribuire a ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale, che ancora oggi affligge in modo significativo questa imposta.

Uno degli aspetti più significativi della nuova normativa riguarda la ridefinizione del soggetto passivo dell’imposta. Attualmente, il pagamento del bollo è a carico di chi risulta proprietario del veicolo il giorno della scadenza del tributo. Con la riforma, invece, il riferimento diventerà il primo giorno del periodo tributario, una modifica che punta a evitare confusione nei casi di passaggi di proprietà a ridosso della scadenza. In questo modo, sarà più facile stabilire con certezza chi è tenuto a pagare la tassa, riducendo contenziosi e disguidi.

La riforma avrà un impatto rilevante anche per le aziende, in particolare per quelle che gestiscono flotte aziendali o operano nel settore del noleggio a lungo termine. Attualmente, molte società pianificano i costi di gestione dei veicoli anche grazie alla possibilità di distribuire i pagamenti del bollo nell’arco dell’anno. Con la nuova normativa, sarà necessario adeguare i sistemi amministrativi e contabili per recepire il nuovo schema annuale di pagamento, con effetti sui bilanci e sui contratti già in essere. Anche le società di leasing dovranno aggiornare i propri documenti, tenendo conto della nuova scadenza unica.

Il provvedimento è stato approvato solo in via preliminare. Prima di entrare in vigore, dovrà affrontare l’iter legislativo previsto: il decreto passerà al vaglio della Conferenza Unificata Stato-Regioni e delle commissioni parlamentari competenti, che potranno proporre modifiche o integrazioni. Solo dopo l’approvazione definitiva le nuove disposizioni saranno operative, con effetto a partire dal 1° gennaio 2026.

Claudio Rossi

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