Cadillac, sei piloti per due sedili: i nomi

Cadillac è stato confermato, soltanto pochi giorni fa, come nuovo team che si aggiungerà ai dieci già esistenti oggi: grande attesa per capire chi occuperà i due sedili a partire dal 2026.

Nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità che era nell’aria già da tempo: Cadillac sarà un nuovo team di Formula Uno a partire dalla stagione 2026. Uno scenario che ribalta totalmente il paddock, visto che saranno ben due i piloti in più che correranno con la nuova Scuderia, che si affaccia con propositi non banali in questo nuovo mondo. C’è anche grande curiosità per capire come si posizionerà un marchio così importante in Formula Uno, che è in continua evoluzione e che negli ultimi anni ha accolto tantissime novità.

Il tutto, mentre si cerca di capire su chi Cadillac punterà per il suo esordio in Formula Uno. In queste settimane sono circolati già tanti nomi, tra cui molti esperti e che porterebbero un tasso di popolarità non indifferente, senza dimenticare la volontà, nemmeno tanto velata, da parte del team di scegliere, magari, anche un profilo che aprirebbe scenari soprattutto nel mercato degli Stati Uniti. È bene, dunque, fare un punto della situazione e capire quali sono i piloti che sono particolarmente monitorati dal Team.

Formula Uno: tutti i nomi seguiti da Cadillac per i due sedili, non mancano le sorprese

Aperto il casting in casa Cadillac: il team, che farà il suo esordio in Formula Uno nella prossima stagione (2026, ndr), terrebbe d’occhio già molteplici profili.

A fare il punto della situazione è lo stesso Graeme Lawdon, designato come Team Principal della futura undicesima Scuderia in griglia. In particolare, si è soffermato sulla candidatura di Colton Herta, nome che è già da tempo nei radar:

“Colton (Herta, ndr) al momento non ha il numero di punti richiesto per la Superlicenza e se questo dovesse rimanere il caso, allora è chiaramente un impedimento per lui. Colton è incredibilmente talentuoso, quindi non è una notizia sconvolgente che stiamo guardando a lui, insieme a un sacco di altri piloti”.

Parole particolarmente speciali anche per Zhou:

“Penso che abbia fatto un lavoro eccezionalmente buono in circostanze difficili e ciò che lo rende abbastanza utile per me è che non ha necessariamente bisogno di spiegare il background delle sue capacità, perché ho avuto un posto in prima fila per vedere tutto questo, quindi questo è un vantaggio”.

Un indizio potrebbe essere il fatto che Zhou abbia lo stesso entourage di Graeme Lawdon: una situazione, dunque, da tenere d’occhio insieme ai vari Valtteri Bottas, Sergio Perez e Daniel Ricciardo. All’orizzonte, un outsider che, eventualmente, potrebbe arrivare proprio dai movimenti che ci saranno dei prossimi mesi. Con un occhio, perché no, magari a quello che succederà in casa Alpine con Doohan e Colapinto.