
Alt a queste auto -www.MotoriNews24.com
Come al solito, è chi ha meno soldi in banca a fare la spesa di questo provvedimento. Gli automobilisti italiani già tremano.
Guidare un’automobile, soprattutto dal punto di vista dei costi di mantenimento, è diventata una vera impresa per tantissimi automobilisti nel nostro paese che, negli ultimi dieci anni e passa, hanno visto crescere a dismisura i costi di acquisto e manutenzione dei loro veicoli. E questo senza nemmeno parlare di RC auto, carburante, tasse o eventuali multe e sanzioni.
Ogni provvedimento preso dalle autorità italiane o europee che va ad escludere dalla circolazione un tipo di automobile, quindi, sembra inevitabilmente ed inesorabilmente destinato a pesare sulle spalle – e sulle tasche quasi vuote – dei guidatori che non si possono permettere altre automobili o vetture. Un tipo su tutte, potrebbe essere presto messo al bando anche da noi.
La cosiddetta “guerra” alle vetture più inquinanti è iniziata da anni e, ancora prima dello stop ai motori termici previsto per il 2035, ha già iniziato a mietere le prime vittime, vietando progressivamente la circolazione ad automobili di vario genere, dalle Euro 0 alle Euro 3 e con le Euro 4 che potrebbero essere le prossime nel mirino delle autorità. Ma andiamo a vedere qual è la categoria di automobilisti più a rischio di tutte.
Addio a questi veicoli, se la guidi sono affari tuoi
Tra le automobili che stanno “vivendo peggio” questo momento storico fatto di addii a vari tipi di motorizzazioni, ci sono sicuramente quelle alimentate a gasolio che stanno venendo lentamente messe al bando in vari paesi dell’UE a partire da quelle di categoria più inquinante per arrivare alle Euro 4 e via dicendo. Su un tipo di vetture diesel, però, auto sempre più rare anche nei listini dei brand moderni, sta per arrivare un vero e proprio giro di vite.

L’UE avrebbe intenzione di intensificare la “caccia” alle automobili a gasolio che non hanno un filtro antiparticolato montato nel loro impianto di scarico. La proposta sarebbe quella di rendere in qualche modo obbligatorio un controllo durante la Revisione Auto periodica per individuare quegli automobilisti che, ai tempi, non hanno speso i 3.000 euro necessari per montare il filtro, necessario a ridurre le emissioni nocive.
La misura è chiaramente inserita nell’ottica di un miglioramento della qualità dell’aria in Italia come nel resto dei paesi dell’Eurozona ma da nazioni come la Germania sono già arrivate proteste perché chi non può permettersi un’auto più moderna potrebbe vedere rottamato il proprio mezzo, anche se lo ha sempre mantenuto in efficenza. Rimaniamo in attesa di saperne di più ma se questa misura dovesse entrare in vigore, sarebbe sicuramente un duro colpo a milioni di cittadini europei.