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L’ingegnere Gigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, sta vivendo un momento magico in MotoGP con Andrea Dovizioso leader del Mondiale e Danilo Petrucci che in questa stagione è riuscito a trovare la costanza che in passato gli era mancata. L’artefice di questa crescita della Rossa però non si monta la testa e rimane lucido nell’analizzare i sorprendenti risultati dopo anni difficili come si legge in una recente intervista sulla Gazzetta dello Sport.
«Non penso al futuro e nemmeno alla posizione di Andrea per quando ci renda felici, io sono concentrato sul lavoro da fare per migliorare ancora la moto. Essere in testa al Mondiale è bello ma non deve distrarci» questo il Dall’Igna pensiero alla vigilia del Gran Premio del Sachsenring dove la Ducati sta già andando forte nonostante in passato sia stato uno dei tracciati più difficili da affrontare per i piloti della Rossa.
«Quello che m’interessa è osservare che nelle ultime gare siamo stati competitivi soprattutto sull’asciutto: Dovizioso anche domenica senza il problema in qualifica avrebbe potuto gestire meglio la gara. I risultati di Petrucci poi sono molto importanti, credo che senza l’intoppo di Rins ad Assen sarebbe riuscito a vincere» secondo Dall’Igna il pilota del team Ducati Pramac ha fatto un’ottima crescita migliorando tecnicamente senza perdere la “follia“. «Il rapporto tra me e Danilo è ottimo, credo che sarà facile trovare un accordo vantaggioso per farlo rimanere con noi» questa la risposta dell’ingegnere alle voci che vedrebbero il pilota italiano vicino all’Aprilia nel 2018.
Infine Dall’Igna ha affrontato il tema Jorge Lorenzo che ancora non ha trovato il feeling con la Ducati trascinando qualche breve e sporadico exploit nei giri iniziali al Mugello e a Barcellona: «Il salto dalla Yamaha alla Ducati è molto difficile perché le filosofie costruttive delle moto sono diverse e ci vuole tempo per riuscire ad adattarsi ma Giorgio è intoccabile e non si arrende» insomma una fiducia totale nei confronti dello spagnolo che attualmente occupa l’ottava posizione in classifica con un ritardo di 55 punti dal compagno di squadra. «Deve solo capire che può andare forte in modo diverso rispetto al passato, ha solo bisogno di tempo e in alcune condizioni ha mostrato di riuscire a stare con i primi».
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