lavoratori ducati
Non diminuiscono le preoccupazioni dei lavoratori di Ducati per la cessione che sembra sempre più vicina. Non c’è stato nessun annuncio da parte di eventuali compratori, ma resta nell’aria la possibilità che la vendita della Casa di Borgo Panigale avvenga in prossimità dell’Eicma di Novembre. Chiunque sia il compratore, da Harley Davidson al gruppo indiano Tata, passando per una miriade di altri nomi, il punto fermo è la preoccupazione della forza lavoro. Una forza lavoro composta da 1.700 persone distribuite nei vari stabilimenti, perchè, dobbiamo ricordarlo, Ducati non produce solo in Italia.
Dopo una riunione in Germania tra tutti i delegati Audi, il gruppo ha espresso il proprio dissenso per la vendita attraverso una lettera firmata da tutti i rappresentanti nel mondo. Questo è il testo integrale della missiva: «Con il diffondersi, sempre più insistente della notizia della possibile vendita di Ducati aumenta sempre di più la preoccupazione dei lavoratori del gruppo Ducati. Pur comprendendo il motivo legato ai problemi “liquidità” generati dal Dieselgate riteniamo che, in questo momento, tale azione avrebbe come conseguenza l’indebolimento della considerazione e dell’immagine del gruppo Volkswagen/Audi. Vorremmo inoltre sottolineare che dietro a questa operazione prettamente “finanziaria” ci sono 1.700 lavoratori della Ducati nel mondo ormai pienamente integrati nel modello partecipativo. Entrare nella famiglia Audi e Volkswagen, che ha tra i suoi nodi cardine una pianificazione industriale a lungo termine, il benessere dei lavoratori e relazioni aziendali e sindacali fondate appunto sui principi della partecipazione, significaper queste persone stabilità, certezze e aspettative per il futuro. Noi come delegati Audi Ausschuss vogliamo pertanto esprimere il nostro totale dissenso all’eventuale vendita di Ducati».
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