vettel incidente malesia
Non bastava un weekend costellato di problemi di affidabilità per la Ferrari, che ha trasformato una possibile, anzi probabile, doppietta in un 4° posto strappato con il cuore da Vettel dopo una rimonta da annali: il periodo nero della Scuderia di Maranello è continuato pure nel giro di rientro nei box a corsa terminata, con uno degli incidenti più curiosi e assurdi della storia della Formula 1. L’episodio ormai è noto e le immagini hanno fatto il giro del mondo: Vettel e Stroll che mentre procedono dopo la bandiera a scacchi per rientrare in pit lane hanno un’incomprensione con il canadese che ‘sperona’ il tedesco distruggendo il retrotreno della sua SF70H. A prescindere dalle responsabilità l’incidente ha portato con sé un quesito regolamentare non di poco conto che, per certi versi, potrebbe anche avere un peso non indifferente nella corsa al titolo mondiale.
La Ferrari numero 5 infatti nell’impatto ha quasi certamente danneggiato l’unità del cambio ed è assai probabile che questo debba essere sostituito in vista del prossimo Gran Premio, in programma già domenica a Suzuka. Uno stesso cambio deve essere usato per almeno 6 GP consecutivi, in caso contrario scatta una penalità in griglia di 5 posizioni; ci sono però delle eccezioni, come in caso di incidente in gara. L’articolo 23.5.a del Regolamento Sportivo spiega che il cambio non può essere sostituito «a meno che il pilota non riesca a concludere la gara» («unless the drivier fails to finish the race»). Già, ma questo specifico caso come si configura? Perchè Vettel ha sì finito la gara, ma non ha potuto ovviamente portare la macchina in parco chiuso. Per un episodio del genere non ci sono precedenti: il ‘senso’ del regolamento è che la sostituzione è impedita se dipende da problemi di affidabilità della componente e non da fattori esterni. In teoria quindi la Ferrari potrebbe riuscire a sostituire il cambio evitando una penalità in griglia a Suzuka, che sarebbe un’ulteriore mazzata sulle speranze di rimonta per il titolo di Vettel.
La Ferrari dovrà però essere molto abile a muoversi dal punto di vista legale in una situazione senza precedenti e molto delicata, perchè di fatto farà giurisprudenza. Il fatto stesso che l’incidente sia stato investigato dai commissari di gara fa pensare che possa essere considerato come facente parte dell’evento della gara, ma è una questione di sottile interpretazione, perchè dall’altra parte si potrebbe dire che essendo calata la bandiera a scacchi ci si trovava in già in una situazione di ‘post-corsa’. La cosa importante è che in Ferrari si muovano tempestivamente per fare pressione sulla Federazione prima che venga presa una decisione: essendo il prossimo Gran Premio già questa domenica infatti, in caso di penalità, sarebbe impossibile discutere un eventuale ricorso prima del GP e quindi anche una successiva decisione in favore di Maranello sarebbe inutile all’atto pratico. Una vicenda legale intricata e particolare ma che può influire non poco sull’esito sportivo del campionato.
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