Formula 1

F1 sotto accusa: nel mirino anche Domenicali

Il mondo della Formula Uno finisce sotto un’accusa molto pesante: a finire nel mirino è anche Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato del Formula One Group.

Settimane di grande attesa e curiosità in Formula Uno per la nuova stagione ormai alle porte. Manca circa un mese all’inizio del nuovo campionato, che vedrà la McLaren e Max Verstappen nelle posizioni di dover difendere i rispettivi titoli iridati conquistati nella scorsa stagione. Quella all’orizzonte è un’annata che si preannuncia aperta a colpi di scena e lotte molto equilibrate: insomma, saranno i dettagli, con ogni probabilità, a fare la differenza tra le varie forze in campo.

Intanto, in termini ancor più generali, in Formula Uno è grande polemica in merito al possibile ritorno del paddock in Africa. Dopo decenni di assenza, la carovana di piloti e Scuderie potrebbe ritornare quanto prima nel continente africano, con il Sudafrica e il Rwanda che si stanno sostanzialmente giocando il posto che, con ogni probabilità, sarà messo a disposizione da parte della Federazione. E non mancano le polemiche, con Stefano Domenicali (presidente e amministratore delegato del Formula One Group, ndr), promotore dell’apertura a un possibile ritorno del paddock su suolo africano e che è finito pesantemente nel mirino.

Formula Uno, GP in Africa: scoppia la polemica

Grande polemica intorno alla Formula Uno in merito al possibile ritorno in calendario di un Gran Premio su suolo africano.

Formula Uno nella bufera: che attacco a Stefano Domenicali – www.motorinews24.it

Ad accendere il dibattito sono state le parole contenute nella lettera scritta dal ministro degli Esteri del Sudafrica, Therese Kayikwamba Wagner. Questo quanto reso noto:

“Sebbene applauda il desiderio della Formula Uno di ospitare un Gran Premio in Africa, mi chiedo se il Ruanda sia una scelta che rappresenti al meglio il nostro continente. Vi esorto a porre fine ai negoziati ed escludere il Ruanda come potenziale organizzatore. La Formula 1 vuole davvero che il suo marchio venga macchiato da un’associazione insanguinata con il Ruanda? È davvero questo il paese migliore per rappresentare l’Africa nel motorismo globale?“.

Tale presa di posizione (scatenata dalle tensioni geopolitiche tra il Rwanda e la Repubblica Democratica del Congo) va in contrasto con Stefano Domenicali, che ha fatto intendere di recente che il Rwanda sembra essere in pole per tornare a ospitare un Gran Premio.

Immediata, però, la reazione della controparte:

“Abbiamo ricevuto richieste da più località in tutto il mondo che desiderano ospitare una futura gara di Formula 1. Valutiamo ogni potenziale richiesta in dettaglio e qualsiasi decisione futura si baserà sulle informazioni complete e su ciò che è nel migliore interesse del nostro sport e dei nostri valori“.

Francesco Fildi

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