
Addio grave in Ferrari - www.MotoriNews24.com
La Ferrari fa i conti con una grave batosta. E’ stata lasciata in questo modo ignominioso dopo anni di collaborazione.
La stagione di Ferrari sta andando nel modo opposto rispetto al mercato automobilistico del noto marchio italiano. Se le vendite di Ferrari grazie ad una politica che premia l’esclusività dei clienti e mette in campo poche unità delle vetture stradali che non solo vanno vendute in pochi mesi ma vengono letteralmente prese d’assalto dai clienti con lunghe liste di prenotazioni, vanno molto bene, nel motorsport le cose sono diverse.
Qualche successo in WEC non cancella una stagione in Formula Uno che si è rivelata tutto meno che soddisfacente, sopratutto se prendiamo in esame la squadra che il team di John Elkann arriva a schierare quest’anno. Charles Leclerc, un pilota talentuoso e in grado di andare oltre i limiti della macchina. Un pluricampione come Lewis Hamilton che non è mai riuscito a vincere una singola gara quest’anno. E deserto Frederic Vasseur, alle spalle del quale, si muovono esperti, ingegneri e meccanici di primo livello.
La situazione sta davvero facendo infuriare i vertici dell’azienda ma, prima ancora i tifosi, desiderosi di qualche risultato positivo almeno in vista di un 2026 più sereno e in cui si riescano ad accumulare punti giocandosi il titolo. Nel frattempo, la squadra fa anche i conti con un preoccupante esodo di lavoratori. Un altro nome importante dell’azienda ha infatti fato i bagagli, scappando via dalla squadra con cui ha collaborato a lungo.
Ferrari perde un importante elemento, addio per sempre
L’ultimo nome ad unirsi ai vari membri dello staff tecnico del Cavallino che si sono dileguati per le fila di Alpine o Audi in vista del prossimo anno è Wolf Zimmerman, progettista che per ben undici anni ha collaborato con Maranello in una sequela di alti e bassi che forse lo hanno stancato definitivamente quest’anno. A fare la corte a Zimmerman fino a convincerlo, una nuova entry del paddock pronta per il prossimo anno.

Il progettista ha fatto come Mattia Binotto, corteggiato da Audi, fino ad unirsi a lui nel team che assieme a Cadillac prepara il suo debutto per il prossimo anno come seconda squadra esordiente. Una bella sfida ma forse una realtà più solida di una Ferrari in cui si continuano a vedere da anni delle crepe importanti. Il periodo di gardening non dovrebbe impedire a Zimmerman di iniziare a lavorare sulla monoposto per il 2026 che sarà già sicuramente a buon punto.
Messa davanti al fatto compiuto, a Ferrari non rimane che orientarsi verso una nuova strategia. I cambi di regolamento previsti per il 2026 permetteranno del resto al team un nuovo inizio, con un motore meno potente, un’aerodinamica rivista e tanto altro. Forse, ce n’era davvero bisogno.