MotoGP

MotoGP, Gigi Dall’Igna: «Lorenzo a fine stagione tornerà ai livelli Yamaha»

L’ingegnere veneto della Ducati ha espresso il suo parere sull’operato di Ezpeleta in MotoGP, Jorge Lorenzo e Casey Stoner

Gigi Dall’Igna è l’uomo del momento in MotoGP, con la sua creatura, la Ducati Demosedici, che indubbiamente è stata la moto più osservata e ammirata del fine settimana di Brno, dal venerdì al lunedì dei test. Motori online ha raccolto una lunga intervista a Brno, interessante per l’attenzione posta dall’ingegnere Ducati nei confronti del percorso intrapreso da Carmelo Ezpeleta nella gestione della MotoGP, a partire dalla scelta delle CRT fino ad arrivare all’attuale regolamento e ad un campionato tra i più spettacolari e combattuti degli ultimi anni.

In particolare, quando è stato chiesto a Gigi Dall’Igna cosa pensasse dell’operazione CRT, la risposta ha lasciato spazio agli elogi per lo spagnolo CEO di Dorna: «Ezpeleta ha fatto una scelta perfetta, passata dalle CRT, all’acquisizione della Superbike, fino a rendere questo campionato meraviglioso. Anche se ha avuto tanti detrattori, credo che alla fine anche i contestatori debbano ammettere che ha fatto bingo». Nell’intervista Dall’Igna ha poi parlato del processo di adattamento di Jorge Lorenzo alla Ducati, facendo un parallelismo con l’esperienza vissuta con Cal Cruthclow, che proveniva dalla M1 del Tech3 nel suo unico anno in Ducati, il 2014: «Bisogna cercare di migliorare e credo sia normale una difficoltà di adattamento. Sono confidente che da qua al termine della stagione lui riesca a trovare il modo di andare forte anche con la nostra moto. Sono e resto confidente. Storicamente tutti i piloti che dalla Yamaha sono passati in Ducati, l’ultimo è stato Crutchlow, solo nella parte finale della stagione sono riusciti ad andare forte. Mi aspetto che accada anche con Jorge».

In chiusura, c’è anche un cenno di distensione nei confronti di Casey Stoner, dopo che alcune dichiarazioni rilasciate in precedenza da Dall’Igna sembravano presagire ad una possibile separazione con l’australiano: «Gli accordi che abbiamo con Casey Stoner prevedono di provare la moto 2/3 volte all’anno. Non è un collaudatore a tempo pieno, ma tra virgolette solo a tempo limitato. Il suo compito è di provare quando ci sono cambiamenti importanti e solitamente queste cose qua accadono ad inizio e a fine stagione, quando è necessario verificare/collaudatore nuovi particolari. Tornerà in pista a settembre per un altro test».

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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