
Che storia! - www.MotoriNews24.com
Doveva solo ripararla e invece se l’è voluta tenere. L’auto che ha mandato nel pallone un professionista del settore delle riparazioni.
Un intervento di restauro su un modello d’auto iconico ha catturato l’attenzione degli appassionati di motori e non solo. Nel suo laboratorio di Aranjuez, il meccanico e influencer Ángel Gaitán ha intrapreso la ristrutturazione di un famosa vettura da collezione europea, un veicolo che, per la sua rarità e storia, ha suscitato un interesse particolare, tanto da desiderare di trattenerlo per sé.
Il veicolo appartiene a Juan, che lo ha ricevuto in dono dal nonno. Questo mezzo molto famoso, parte integrante della storia familiare, era però inutilizzabile a causa di numerose problematiche meccaniche che ne limitavano l’uso. Ángel Gaitán ha deciso di documentare passo dopo passo il processo di recupero, mostrando con rigore e chiarezza gli errori commessi nelle precedenti riparazioni.
“Non avete mai visto un’auto così,” ha commentato il meccanico durante il video che accompagna il restauro, sottolineando come il modello rappresenti un pezzo di storia automobilistica che merita di essere salvato e mantenuto in vita. La passione di Gaitán si riflette nell’attenzione con cui ha esaminato ogni componente, dalla valvola mal regolata che causava perdite ai sensori vetusti che influivano sul sistema di climatizzazione.
Il legame emotivo con il veicolo è evidente: l’esperto ha addirittura proposto al proprietario, scherzosamente ma con convinzione, “Se tuo figlio non lo vuole, lo compro io.”
Quale auto era? Tutto il restauro
Il modello in questione era la SAAB Turbo 900 16 valvole, auto dello scomparso marchio svedese prodotto tra il 1979 ed il 1998. Disponibile in versione tre o cinque porte e famosa anche per il film Drive my car in cui l’auto è la vera protagonista, questa ricercatissima coupé scandinava ci ricorda quanto ci manchi quel brand, scomparso agli inizi del millennio.

Torniamo alla nostra storia! Una parte significativa del video è dedicata a un’attenta revisione delle riparazioni effettuate in passato, molte delle quali giudicate da Gaitán come superficiali e poco professionali. Ha mostrato con fermezza come alcune soluzioni adottate fossero approssimative, tra cui eccessi di silicone e sensori fissati con nastro isolante, elementi che definisce “pratiche da evitare assolutamente”.
“Ho visto residui di silicone come se un porco avesse messo le mani dentro,” ha affermato con tono ironico e critico, sottolineando come tali interventi possano compromettere la sicurezza e l’affidabilità meccanica del veicolo. Questo richiamo alla responsabilità è rivolto a tutti i professionisti del settore, invitandoli a non sottovalutare l’importanza di un lavoro svolto con cura e competenza.
Oltre al lavoro di restauro, il progetto si è trasformato in una vera e propria lezione per gli appassionati di automobili, con Gaitán che ha sfruttato la sua popolarità per combinare intrattenimento, informazione e critica costruttiva. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza di scegliere un’officina qualificata e di mantenere una manutenzione attenta, soprattutto su veicoli d’epoca che richiedono trattamenti specifici.
Con questa iniziativa, Ángel Gaitán conferma la sua capacità di essere non solo un tecnico esperto, ma anche un divulgatore che valorizza la cultura motoristica, promuovendo il rispetto delle macchine e la dignità della professione meccanica. Un messaggio chiaro e appassionato: con competenza, dedizione e cura, qualsiasi auto d’epoca può tornare a ruggire come il primo giorno.