
Ciabatte in auto, la legge - www.MotoriNews24.com
Guidare con pantofole e ciabatte è un rischio, ma è legale? Ecco la vera risposta.
Con l’arrivo dell’estate e le temperature elevate, molti motociclisti si chiedono se sia consentito guidare una moto indossando ciabatte, infradito o altre calzature aperte. Sebbene la tentazione di preferire scarpe più leggere sia alta, è fondamentale comprendere come il Codice della Strada italiano disciplini l’uso delle calzature durante la guida di motocicli, per garantire sicurezza personale e degli altri utenti della strada.
Il Codice della Strada non contempla un divieto esplicito relativo all’uso di calzature aperte come ciabatte o infradito durante la guida di una moto. Tuttavia, diverse norme impongono al conducente di mantenere un comportamento tale da non rappresentare un pericolo o un intralcio alla circolazione – art. 140 CdS – e di conservare il pieno controllo del veicolo, potendo eseguire tutte le manovre necessarie in sicurezza – art. 141, comma 2- Inoltre, è previsto il diritto di godere della massima libertà di movimento, fondamentale per una guida sicura, soprattutto per i motociclisti che devono poter utilizzare liberamente braccia, mani e gambe secondo gli art. 169 e 170 CdS.
Il sito ufficiale della Polizia di Stato sottolinea inoltre che i conducenti devono scegliere con attenzione l’abbigliamento e gli accessori, inclusi quelli per i piedi, per garantire un’efficace e sicura azione di guida.
Quando rischi una multa?
Se durante un controllo stradale le forze dell’ordine rilevano che l’uso di calzature aperte compromette la sicurezza del conducente e degli altri utenti, può essere contestata una violazione del Codice della Strada. In particolare, chi guida un motociclo senza poter fare uso libero delle gambe rischia una sanzione pecuniaria che può variare da 83 a 332 euro, accompagnata dal fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni.
Dal punto di vista della sicurezza, l’uso di calzature non protettive aumenta il rischio di incidenti e lesioni gravi in caso di caduta, poiché piedi e caviglie rimangono esposti a traumi anche significativi.
Inoltre, l’utilizzo di calzature non idonee può avere ripercussioni sul piano assicurativo. In caso di sinistro stradale, la compagnia di assicurazione potrebbe rifiutare o limitare il risarcimento, qualora venga accertato che l’abbigliamento inadeguato abbia contribuito all’incidente, come riportato nel verbale delle forze dell’ordine.

Al di là delle prescrizioni normative, è ampiamente raccomandato che chi si mette in sella a un motociclo utilizzi scarpe o stivali protettivi, anche durante l’estate. Le calzature ideali sono quelle chiuse, robuste, con suola antiscivolo e che offrano protezione alla caviglia, al tallone e alle dita del piede. Le scarpe tecniche per moto, progettate appositamente per questo scopo, garantiscono stabilità e sicurezza senza rinunciare al comfort.
Le ciabatte, gli infradito, gli zoccoli o altre calzature aperte non offrono nessuna protezione né stabilità, rappresentando quindi un rischio non solo per il motociclista ma anche per gli altri utenti della strada.
Domande frequenti sulla guida in moto con calzature aperte
- Cosa succede se si guida la moto in ciabatte?
Guidare con ciabatte è sconsigliato per motivi di sicurezza: la mancanza di protezione aumenta il rischio di lesioni gravi in caso di caduta. Inoltre, si rischiano sanzioni per guida pericolosa e possibili problemi con l’assicurazione in caso di incidente. - Qual è la multa prevista?
Non esiste un divieto diretto, ma se le calzature compromettono il controllo del veicolo, si può incorrere in una multa da 42 a 173 euro per guida imprudente o pericolosa. - Quali calzature sono indicate per la guida in moto?
Sono da preferire stivali e scarpe tecniche chiuse e robuste, che proteggano la caviglia e garantiscano un buon grip sui comandi del veicolo.
Pur non essendo vietato espressamente, l’uso di calzature aperte alla guida di una moto è fortemente sconsigliato per motivi di sicurezza, legalità e tutela assicurativa.