
Critica Hamilton: "Troppi teatrini, non aiuta la Ferrari" - www.motorinews24.com
Nel mondo della Formula 1 continuano a far discutere le performance di Lewis Hamilton con la Ferrari e le critiche di un collega.
L’arrivo del sette volte campione del mondo britannico a Maranello, un passaggio storico dopo dodici stagioni in Mercedes, ha acceso grandi aspettative, ma il percorso di adattamento non è stato semplice, generando tensioni e commenti pungenti.
Ralf Schumacher, volto noto del motorsport e fratello minore del leggendario Michael Schumacher, ha espresso senza mezzi termini il suo giudizio sul momento delicato che sta attraversando Lewis Hamilton in Ferrari. L’ex pilota, che ha gareggiato in Formula 1 tra il 1997 e il 2007 con team importanti come Jordan, Williams e Toyota, ha sottolineato come la teatralità e le critiche pubbliche del britannico non stiano giovando al team.
Hamilton, che nel 2025 ha intrapreso la nuova avventura con la Rossa con l’obiettivo di conquistare l’ottavo titolo mondiale, ha faticato a trovare la giusta sintonia con la vettura e l’ambiente. Il momento di difficoltà più evidente si è registrato al Gran Premio d’Ungheria, quando il pilota è stato eliminato già in Q2, definendosi “inutile” e manifestando apertamente le sue difficoltà. Secondo Schumacher, queste dichiarazioni pubbliche e le tensioni interne non aiutano la squadra.
“Vedo tanti teatrini da parte sua,” ha detto a Bild l’ex pilota tedesco. “Ha attaccato la squadra, criticandola internamente, e ha litigato con la macchina: questo non aiuta nessuno.” Schumacher ha inoltre evidenziato che la monoposto sembra più congeniale a Charles Leclerc, compagno di squadra di Hamilton, e ha avanzato dubbi sull’adattabilità del britannico: “Forse è troppo vecchio per adattarsi, oppure non è in grado di farlo.”
Le parole di Ralf rispecchiano un clima di crescente pressione sulla figura di Hamilton, la cui esperienza e talento sono indiscussi, ma che sta affrontando un cambiamento di contesto molto significativo.
La sfida di Hamilton in Ferrari: adattamento e crescita
L’ingresso di Lewis Hamilton in Ferrari ha rappresentato uno dei trasferimenti più attesi degli ultimi anni in Formula 1. Dopo 12 stagioni di successi con Mercedes, dove ha vinto sei titoli mondiali su sette, il britannico ha scelto di inseguire il sogno di guidare per la scuderia italiana, simbolo storico del motorsport.
Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha riconosciuto pubblicamente che l’adattamento di Hamilton si è rivelato più complesso del previsto. In un’intervista a F1.com, Vasseur ha ammesso: “Forse abbiamo sottovalutato la sfida che Lewis ha dovuto affrontare all’inizio della stagione.” Il cambio di ambiente, cultura, vettura e persone è stato infatti un passaggio enorme per il pilota, abituato a un’organizzazione consolidata come quella Mercedes.
Tuttavia, negli ultimi gran premi Hamilton ha mostrato segnali di ripresa, con un rendimento più vicino ai suoi standard abituali. Attualmente, con 109 punti in classifica piloti, si trova in sesta posizione, a 42 punti dal compagno di squadra Leclerc, quinto. Questo distacco evidenzia la necessità di un ulteriore passo avanti per puntare al vertice.

La voce di Ralf Schumacher pesa nel paddock anche per il suo ricco background: pilota di Formula 1 per oltre un decennio, ha ottenuto sei vittorie e due quarti posti nella classifica piloti con la Williams, oltre a essere stato campione in Formula Nippon nel 1996. Dopo la carriera in F1, Schumacher si è cimentato nel DTM, consolidando la sua esperienza nel motorsport.
La sua franchezza nel commentare Hamilton riflette una visione pragmatica e dura sul mondo delle corse, dove l’adattamento e la gestione della pressione sono componenti fondamentali per il successo.