imola circuito formula 1
Quando la politica incontra lo sport, le sorprese potrebbero non essere tra le più gradite. L’ultimo episodio in ordine di tempo vede protagonista la sindaca pentastellata del comune di Imola, Manuela Sangiorgi, e Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola – la società che gestisce l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, comunemente noto come autodromo di Imola.
L’amministrazione municipale del comune sembrerebbe infatti aver deciso di lanciare, per fini elettorali, la “guerra del rumore” al famoso circuito di Formula 1. La bozza del nuovo protocollo operativo punterebbe a diversi vincoli sul rumore, che andrebbero dunque ad impedire all’autodromo le normali attività previste per il 2019, “precludendo l’organizzazione di eventi degni di una struttura a livello internazionale“.
In questo modo, il circuito di Imola diventa ancora una volta strumento di lotta politica e ricerca del consenso, nonostante sia stato costruito ben prima delle case che lo circondano. La “lotta contro il rumore” ingaggiata dalla sindaca Sangiorgi rischia davvero di essere la mazzata finale per l’autodromo, che potrebbe seriamente rischiare la chiusura. Tuttavia, nonostante l’addio prima del Motomondiale, nel 2000, e poi della Formula 1, nel 2006, il circuito continua ad essere parte attiva della Motor Valley nonché patrimonio della storia dei motori, meritevole pertanto di tutela e conservazione.
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