Due chiacchiere con Jakub Smrz. Per gli amici Kuba - Motori News 24
Connettiti con noi

Superbike

Due chiacchiere con Jakub Smrz. Per gli amici Kuba

Pubblicato

su

Jakub Smrz è stato protagonista in SBK nell’epoca di Bayliss, Haga e Biaggi. Oggi corre in BSB e ci racconta un pò della sua storia

Tutti si ricordano di Jakub Smrz, detto semplicemenente Kuba. Velocissimo pilota Ceco sempre tra i protagonisti del Campionato Mondiale Superbike per diverse stagioni, dal 2007 al 2012. Dopo alcuni anni trascorsi sulle 125 e le 250 del Motomondiale, nel 2007 passò alla Superbike, pilotando una Ducati 999 del Team SC. L’anno seguente salì sulla nuovissima Ducati 1098 del Team Guandalini e restò uno degli alfieri Ducati per diverse stagioni, transitando successivamente in altre squadre private. Nel 2009 fu il primo, e uno dei pochissimi, ad interrompere l’egemonia delle Superpole di Ben Spies.

Jakub Smrz è sempre stato uno dei piloti più veloci in pista, a volte lo si perdeva un po’ nelle partenze. Probabilmente era proprio la partenza l’unico momento del weekend nel quale Kuba non eccelleva. La sua guida era molto pulita, con velocità di percorrenza in curva ben sopra la media e i set up delle sue moto erano sempre molto equilibrati. Ho avuto la possibilità di lavorare con lui per due stagioni del WSBK, il 2008 e il 2009, come suo capomeccanico.

Con Jakub Smrz condivisi diverse soddisfazioni e il tempo trascorso insieme, anche fuori dal box, fu davvero tanto. Jakub è una persona solare, sempre disponibile e di grande umiltà. Non era raro che arrivasse in circuito il giovedì precedente la gara con le mani sporche e graffiate dopo aver lavorato tutta la settimana nell’officina di famiglia. Da alcuni anni Kuba gareggia nel BSB. In questa stagione lo troviamo in sella alla BMW del team Smiths Racing. L’ho raggiunto per scambiare due chiacchiere e ricordare i vecchi tempi.

Ciao Kuba, facciamo un salto indietro nel tempo. Il Motomondiale. Tanti ragazzi giovani non hanno mai visto nessuna gara delle motociclette 125cc e 250cc . Che ricordi hai delle motociclette a due tempi?

Per essere onesti è trascorso molto tempo, ma sono certo che la 250 fu una delle più belle moto da guidare. Era molto difficile essere veloci con loro e per esserlo dovevi essere estremamente preciso

Sei passato dalle motociclette a due tempi alle Superbike, quali difficoltà hai incontrato?

Non fu un passaggio particolarmente difficile. Naturalmente le Superbike sono molto più potenti e pesanti, ma il 250 era abbastanza aggressivo in accelerazione. Questa sua caratteristica mi ha aiutato nell’adattarmi allo stile di guida delle Superbike. In ogni caso non fu così complicato.

Hai potuto guidare due generazioni di Ducati differenti: il 999 e il 1098. Che differenze avevano queste moto?

A dire il vero ho guidato tre generazioni di Ducati, contando anche la Panigale, seppure nel BSB (ride n.d.r). Ducati è stata parte della mia vita e anche se alcuni anni ho corso con moto diverse, la Ducati è sempre stata la mia preferita! Ho iniziato la mia carriera Superbike con il 999 quindi è difficile fare preferenze, ma sicuramente in quella prima stagione e con quella moto mi sono divertito. Naturalmente il 1098 era molto diverso, era una moto era più potente e più agile. Avevamo anche il controllo di trazione e più opzioni di impostazioni del freno motore, particolarità che rendevano tutto più facile. Penso ancora che 1098 sia la moto migliore con la quale io abbia mai gareggiato!

@IMAGEPHOTOAGENCY

Hai avuto modo di confrontarti con piloti come Haga, Biaggi o Bayliss. Durante i tuoi anni in Superbike chi ti colpì maggiormente?

Ho corso contro tantissimi piloti, ma tra i nominati quello che ricordo con più piacere è Troy Bayliss, naturalmente. Troy non era solo un grande e velocissimo pilota, ma anche un uomo con una grande personalità, un gentiluomo e una delle più belle persone in tutto il paddock.

Molti tifosi della Superbike si ricordano di te e sanno che eri un pilota velocissimo. Tutti si chiedono perché non raggiungesti traguardi più elevati. Ci puoi dare una risposta?

Vorrei sapere anche io la risposta (ride n.d.r.). Credo che si tratti di molte ragioni. In molte gare non sono stato fortunato, in altre ho fatto errori o cose che non mi hanno aiutato nella mia carriera. Inoltre non sono stato fortunato con alcune persone. Naturalmente da fuori sembrava sempre tutto perfetto, ma in realtà non era così. Per esempio durante la stagione 2011 tutto era molto grande, ma molte cose, dietro il sipario, non erano come avrebbero dovuto essere. In quella stagione raggiunsi lo stesso numero di podi di Sylvain Guintoli che, pochi anni dopo, divenne Campione del Mondo Superbike. Quell’anno avevamo moto buone e persone in gamba, ma c’era comunque qualcosa che non era come avrebbe dovuto essere La stagione migliore è stata il 2009 con il team privato di Mirco Guandalini. Ci fu un solo podio, quell’anno ma, seppur non fossimo il team con maggiore esperienza, c’era molta passione e grande spirito di squadra. E’ stato davvero un peccato non poter continuare con questa squadra anche nel 2010.

@IMAGEPHOTOAGENCY

Cosa pensi, oggi, del Campionato Mondiale Superbike?

Seguo ancora il Mondiale e mi piace molto. L’unica cosa è che non piace è che un tempo anche un pilota privato poteva arrivare a podio

Ora partecipi al Campionato inglese. In Italia si pensa che sia il più bel campionato nazionale del mondo. Tu sei dello stesso parere?

Mi piace molto il BSB e penso che sia uno dei migliori campionati al mondo. Ci sono molti spettatori ogni week-end e l’organizzazione è molto buona. Inoltre i regolamenti tecnici sono ottimi perché abbiamo tutta la stessa centralina e nessuno ha il controllo di trazione o altri aiuti elettronici.. Inoltre si possono scegliere solo pneumatici posteriori Pirelli SC0 o SC1. Questo rende le gare più tirate e interessanti. Molte persone non immaginano quanto sia difficile, soprattutto quest’anno, quando in ogni circuito circa 5 piloti superano il record della pista! A Donington i top 3 del BSB finirebbero nella Top10 della Superbike con gomme SC0 e senza il controllo della trazione. Quando ero nel Mondiale Superbike a volte finivo fuori dai Top 10 ma succedeva quando qualcosa non funzionava a dovere nel corso della gara. Nel BSB a volte finisci quindicesimo anche se tutto è stato perfetto. Lo scorso fine settimana ad Assen sono arrivato a 7 secondi dal vincitore ed ero 11 °. Anche le piste non sono facili.

@YAMAHA RACING – TEAM SMR MILWAUKEE

A proposito delle affascinanti piste in Inghilterra, quale è la tua preferita?

Mi piacciono molto Brands Hatch, Donington, Snetterton o Thruxton. Amo molto anche la gara di Assen, seppur fuori dall’Inghilterra. Ci sono anche alcune piste molto particolari come Knockhill (dove un giro è di circa 50 secondi) o tracciati come Oulton Park e Cadwell Park.

In questa stagione guidi una BMW, come sta andando il tuo campionato?

Non sono molto felice dei risultati perché la maggior parte della stagione abbiamo lottato con i set up e solo nelle ultime gare tutto ha funzionato abbastanza bene. Per Smiths Racing l’anno scorso è stata prima stagione nella BSB Superbike. Abbiamo ottimi tecnici in squadra e buoni componenti sulle moto, ma è servito un po’ di tempo per far funzionare tutto.

Il prossimo anno dove sarai? Ti rivedremo mai nel Campionato Mondiale?

I miei progetti sono di rimanere in BSB e, auspicabilmente, con stessa squadra. Non posso dire se sarò mai tornerò nel Mondiale. Ci sono molti piloti veloci, ma non così tante moto altrettanto veloci. Inoltre io non sono più nemmeno il pilota più giovane (Ride ndr)

Copyright 2023 © riproduzione riservata MotoriNews24 - Registro Stampa Tribunale di Torino nr. 51/2021 del 15.09.21 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sportreview s.r.l.