
Tutti hanno copiato questo mezzo! - www.MotoriNews24.com
Nessuna due ruote europea vanta le imitazioni che ha ricevuto questo mezzo tedesco. Sono furiosi con la concorrenza.
Mettere in strada un mezzo di successo è un’arma a doppio taglio per un produttore. Da un lato, si dispone di un’arma fuori dal comune per affrontare la concorrenza, sia questa composta da altre automobili o altre motociclette a seconda dei casi. Dall’altro però, il rischio che la suddetta concorrenza decida di copiare la vostra moto o “prendere spunto” da ciò che avete creato è davvero alto!
Negli anni il campo delle moto tedesche è stato sicuramente quello in cui ci sono state più innovazioni dal punto di vista tecnologico con marchi come BMW che hanno creato veicoli come lo scooter con il tetto, la moto che non cade mai fornita di una sorta di giroscopio o semplicemente, enduro di successo come la serie RS. Prima ancora di questi mezzi però, c’era lei!
Forse non avete mai sentito parlare di questa motocicletta prima d’ora. Ma dovreste, dal momento che si tratta di una moto influentissima dal punto di vista della progettazione. Chi l’ha costruita ai tempi sospettava che tutti i principali rivali della casa teutonica avessero preso spunto da lei, per mettere in campo mezzi a due ruote migliori! E forse, non aveva tutti i torti…
Influente come poche
Fondata nel lontano 1916, la Dampf-Kraft-Wagen o DKW per comodità era un costruttore di auto e moto tedesco che nel 1965 ha chiuso i battenti, confluendo assieme a realtà come Auto Union nel Gruppo Audi. Il produttore era molto avanti già nel novecento rispetto ai canoni progettuali europei, al punto da aver messo in produzione già nei primissimi anni trenta una motocicletta con tantissime caratteristiche futuristiche.

Già dall’aspetto la DKW RT125, fornita del suo bravo motore monocilindrico da 125 cc per 7,5 cavalli di potenza sul modello dell’esordio si propone come una moto dal design molto moderno per i tempi. Semplice, essenziale, fornita di un grosso faro centrale per inquadrare meglio la strada, solide ruote con cerchi a raggi e pure un comodo portapacchi posteriore, la RT125 fu subito un successo commerciale e non solo in casa!
Il mezzo venne “plagiato” un po’ ovunque: MMZ e MINSK ne produssero repliche in Russia, WSK e SHL in Polonia, JAWA e CZ in Ungheria e CSEPEL in Ungheria, con tutti i paesi Est Europei che a partire dal 1948 copiarono spudoratamente il suo design, alla faccia della presunta superiorità ingegneristica sovietica sui prodotti tedeschi! Non è tutto: negli anni cinquanta anche una Yamaha sempre più competitiva e interessata al mercato europeo effettuò un processo importante.
Acquisendo un esemplare di RT125 e studiandolo approfonditamente infatti, il brand giapponese diede vita alla YA-1, un modello molto solido e ben costruito basato proprio sulla meccanica della moto tedesca. Un mezzo influente di cui, purtroppo complice la sparizione del marchio che l’ha costruita, oggi si parla molto poco.