MotoGP

Il Talento di Mr MotoGP

Il lungo processo iniziato nel 2002 con il passaggio ai 4 tempi da parte del Paddock gestito dalla Dorna è ormai giunto al termine. La MotoGP scoppia di salute. La SBK è moribonda

In una celebre pellicola del 1999, Tom Ripley è un ragazzo che si innamora della vita di un altro uomo. Lo studia, lo bracca. Arde dal desiderio di impadronirsi della sua felicità al punto da decidere di ucciderlo, per strappargli l’identità e sostituirlo in tutto. Il suo talento, il talento di Mr Ripley era esattamente questo: la sua capacità di rubare la vita di un altro uomo e farla sua.

Se si abbandona Hollywood e si vola in Europa, possiamo affermare che questa pellicola deve aver catturato l’attenzione di qualcuno proprio verso fine anni 90′, nella Golden Era della SBK ed in piena crisi d’identità della 500GP, una categoria ormai legata a schemi tecnici vetusti. Quel qualcuno deve essere rimasto folgorato dalla trama del film al punto da comprendere che forse il miglior modo per battere il proprio avversario sarebbe stato proprio questo: rubarne l’identità.

Da questa idea è nata l’intuizione di abbandonare i propri abiti, da 500 due tempi, per indossare quelli delle maestose quattro tempi. Una decisione giunta proprio nei primi anni 2000, con un tempismo che all’epoca non ha reso nessuno sospettoso. Perchè davvero nessuno si aspettava quale fosse la trama di questa pellicola tutta europea, partorita dal cinema spagnolo ma non dalla classe di un Almodovar in forma. Nessuno avrebbe pensato che la storia del confronto tra MotoGP e SBK avrebbe preso la stessa piega di un film di Hollywood.

Invece è andata esattamente così, perchè Mr MotoGP ha iniziato presto a manifestare il proprio talento. Ha prima scimmiottato l’avversario, poi l’ha studiato, ne ha colto i punti deboli e quelli forti. Ha portato tra le sue frequentazioni alcuni degli amici preferiti della SBK, come la Ducati. Una Casa che aveva giurato amore eterno alla SBK, ma che ha ceduto al richiamo di Mr MotoGP, restando stregato dal suo charme.

Con un susseguirsi di colpi di scena, il confronto tra i duellanti è andato avanti per anni, fino al colpo ferale inferto da Mr MotoGP. Approfittando di un momento di debolezza, ha preso il controllo della vita del suo avversario, ne ha rubato l’anima. Sotto i due abiti di MotoGP e SBK, c’è lo stesso attore, lo stesso uomo che ha quel magnifico talento. Il resto della trama è ovvio.

L’uomo che veste entrambi gli abiti deve porre fine all’esistenza di uno dei due, non riuscendo a gestire entrambe le vite. Troppe differenze, troppo complicato far coincidere interessi così diversi fra loro. Ha continuato a studiare il modo più perverso per decretare la fine del suo nemico, perchè non gli bastava batterlo. Sembrava quasi che volesse umiliarlo.

E’ bastato dare vita ad un calendario allucinante, condito dal colpo ferale di aver diviso le due gare tra sabato e domenica, per colpire la SBK al cuore. Alle feste della SBK c’era sempre una folla di appassionati, pronti a tifare per i propri beniamini. Dei mostri sacri che hanno consacrato le proprie carriere alle derivate di serie. Oggi nei paddock c’è spesso il deserto, le manches divise nei due giorni non piacciono e le gare non riescono più ad essere spettacolari come una volta.

Per anni Mr MotoGP non ha offerto grande spettacolo, ma ha studiato dal proprio avversario. Ha cambiato le regole, ha permesso a moto di categorie diverse di correre assieme, ha permesso alle Case interessate a correre di avere un vantaggio tecnico su chi già era presente nel paddock. Ha insomma fatto di tutto per stendere sotto i propri colpi la SBK, e ci sta riuscendo alla grande.

@DUCATI PRESS

Il mix tra questi fattori sta decretando la fine dell’amore dei tifosi nei confronti della SBK. Mr MotoGP ormai offre un calendario senza soste, protagonisti incredibili e gare che fino a qualche anno fa erano chimere. Sette vincitori diversi in una stagione sarebbe stata pura fantascienza in 500 nel 1998, mentre in SBK capitava di correre a Sugo e di vedere vincere un giapponese folle con una Ninja privata in quegli anni.

E’ innegabile, Mr MotoGP sta vincendo questa battaglia, ha imparato tutto quello che c’era da imparare dal suo rivale e l’ha sfiancato. La SBK tra poco tornerà a correre, in Germania sul tracciato del Lausitzring. Il talento crudele di Mr MotoGP non ha ancora dato il proprio colpo finale. Anche se far giocare a fare i castelli di sabbia i piloti a Phillip Island è stato davvero un punto molto basso del confronto tra questi rivali.

Ma si sa: in amore e guerra, tutto è lecito. E di amore tra queste due entità, non c’è mai stata neanche l’ombra.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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