
Sport italiano in lutto: grande tristezza fra gli appassionati - www.motorinews24.com
Sport italiano in lutto per la scomparsa di un grande atleta del passato. Se n’è andato all’età di quasi 83 anni. Di chi si tratta?
Lo sport del nostro Paese piange la dipartita di un grande atleta che ha appassionato gli amanti del ciclismo fra gli anni ’60 e gli anni ’70. Erano gli anni d’oro di Felice Gimondi, Eddy Merckx e di Vittorio Adorni. Il Giro d’Italia era la manifestazione più importante che si teneva in Italia in quel periodo e i ciclisti erano considerati dei veri e propri eroi, considerato il periodo storico molto diverso rispetto alle modernità e alle tecnologie attuali.
Oltre ai campionissimi citati in precedenza, a prendere parte al Giro c’erano ogni anni – come accade oggi – anche centinaia di altri corridori. Fra questi, ce n’era uno molto amato. Ci riferiamo a Claudio Michelotto. La notizia che nessun appassionato del mondo del ciclismo avrebbe mai voluto leggere è che l’ex atleta si è spento all’età di quasi 83 anni (avrebbe compiuto quest’età il prossimo 31 ottobre).
Michelotto, nato a Trento nel 1942, è stato un ciclista professionista fra il 1966 e il 1973. Fu grande protagonista in due edizioni specifiche del Giro d’Italia, andando molto vicino alla conquista della maglia rosa finale, ma non riuscì mai ad arrivare primo al termine della manifestazione. Il suo miglior risultato fu il secondo posto complessivo al Giro d’Italia del 1969, alle spalle di Felice Gimondi. Ecco tutti gli ulteriori dettagli sul suo conto.
Il campione del passato si è spento all’età di quasi 83 anni
La scomparsa di Michelotto è avvenuta lo scorso 27 maggio, lasciando un vuoto immenso fra gli appassionati del ciclismo di quel grande periodo storico. Claudio Michelotto ottenne diversi successi di prestigio in quel periodo, fra cui la Tirreno-Adriatico e la Coppa Agostoni nel 1968, il Giro di Sardegna e la Milano-Torino nel 1969 e il Giro della Campania nel 1971.

Fu un ottimo scalatore e andò per due volte vicino, come detto, alla vittoria finale del Giro d’Italia. Oltre al secondo posto finale del 1969, infatti, Michelotto fu grande protagonista anche nel 1971. Durante quel Giro, Michelotto restò in maglia rosa per ben 10 giorni.
Una crisi sul Passo Pordoi, però, costò caro a Michelotto a quattro tappe dalla fine e dovette abbandonare ogni sogno di gloria. Uscì dal ciclismo professionista nel 1973, dopo aver preso parte anche tre volte al Tour de France e due volte alla Vuelta in Spagna.