Acosta WC
Non è l’epilogo che avremmo voluto raccontare, ma sicuramente l’ha meritato: Pedro Acosta ha vinto il GP Algarve ed è il nuovo campione del mondo della Moto3, il primo nella storia di questa categoria a vincere il titolo nel suo anno da rookie. Protagonista indiscusso della prima parte della stagione, Acosta è stato bravo a non mollare nemmeno quando il suo avversario ha eroso il cospicuo vantaggio nel giro di poche gare.
Poche sbavature, molta costanza: a dispetto della sua età lo spagnolo si è comportato come un veterano e ha meritato il titolo. Il giovane talento spagnolo ha commentato così la sua vittoria dopo il GP Algarve, che gli ha regalato il titolo: «Mi sembra di non avere niente da dire in questo momento! Ho fatto il giro d’onore piangendo. Posso solo dire grazie al team, Aki, KTM e Red Bull. Mi hanno dato una famiglia quest’anno. Grazie a tutti i ragazzi che mi mandano messaggi ogni giorno. A tutte le persone che mi spingono: questo campionato è per loro».
Dennis Foggia ha provato finché ha potuto a rispondere gli attacchi del suo rivale, mettendosi in testa al gruppo e provando a scappar via, poi accodandosi a pochi giri dalla fine ad Acosta, per studiare le sue traiettorie e provare a sferrare all’ultimo giro l’attacco che avrebbe potuto rimandare tutto al GP Valencia. Purtroppo però Darryn Binder – che il prossimo anno correrà in MotoGP – non è stato d’accordo e all’ingresso di curva 3 ha steso l’italiano che ha quindi perso il titolo nel più brutto dei modi.
La classifica aggiornata:
Una manovra, l’ennesima, decisamente esagerata e inutile. Come inutile è il tentativo del sudafricano di spiegarsi dopo la bandiera a scacchi: in quegli attimi, quando la delusione è ancora bruciante, e forse è mescolata con un po’ di rabbia, è quasi controproducente provare a chiarirsi. Il pilota Petronas non è nuovo a questi incidenti, ma questo non rende meno amara la sconfitta di Foggia, che avrebbe voluto perdere il mondiale giocando fino in fondo.
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