MotoGP

MotoGP, Ducati smentisce Redding: «Assolutamente nessun ordine in gara»

Durante il weekend di Sepang i vertici Ducati hanno commentato negativamente le azioni e la parole di Scott Redding a Phillip Island, che ha riferito una versione diversa dalla realtà

In MotoGP non si placa il clamore attorno a Scott Redding che a Phillip Island ha chiuso la gara davanti ad Andrea Dovizioso e nei giorni successivi ha rincarato la dose puntando il dito contro la Ducati, responsabile di avergli dato poca fiducia. L’inglese con le sue parole ha anche dichiarato di aver ricevuto ordini di scuderia in casa della Rossa, fino ad oggi sempre smentiti dai vertici della casa di Borgo Panigale e dagli stessi piloti. Le sue parole, così come la scelta in fatta in gara sono state commentate da tifosi e giornalisti, ognuno con il proprio pensiero ma ieri la parola è passata al team manager della Pramac, Francesco Guidotti, che segue da tempo Redding in MotoGP: «Nelle gare di moto il gioco di squadra è sempre un cosa delicata. Dovizioso non ha bisogno del nostro aiuto, è arrivato davanti a noi oltre 16 volte, è più lui che ci può aiutare, vedendo i suoi risultati e la sua carriera. Io comunque ho la mia idea su Scott Redding. Se tu ti poni in una determinata posizione quando si parla di questo argomento, allora poi dovresti essere coerente in pista con quello che hai detto. Nessuno ha dato ordini, in una direzione o in un’altra. Ducati non ci ha dato ordini di squadra, non ci ha dato indicazioni da seguire. Redding si era posto in una condizione di aiutare Dovizioso, ma poi in pista non lo ha fatto. Non cade il mondo, Scott ha tolto uno o due punti ad Andrea, ma si contraddice quando afferma “C’era poca differenza, quindi ho preferito fare la mia gara, devo pensare alla mia carriera”. Tu alla tua carriera ci pensi se c’è un risultato in ballo, come un podio o una vittoria, allora in quel caso sarebbe stato più difficile rinunciare… Ma così Redding, secondo me, ha perso un’occasione per fare il signore» insomma Guidotti non critica tanto la decisione di chiudere davanti a Dovizioso quanto lo stile dell’inglese, che ha prima dato disponibilità in un senso e poi si è comportato in un altro modo.

Più duro Davide Tardozzi, Team Manager della squadra ufficiale Ducati, che si è mostrato molto risentito per le parole di Redding: «Non è vero che è stato mandato un messaggio a fine gara a Redding di lasciare passare Dovizioso. È vero, invece, che è stato mandato un messaggio a inizio gara, quando era evidente che Dovizioso stava andando più veloce degli altri, compreso Redding: il messaggio era di non ostacolare Dovizioso, e non di arrivare dietro Dovizioso». Il rapporto tra Redding e la Ducati è ormai ai ferri corti e il passaggio del pilota in Aprilia il prossimo anno sembra davvero la scelta migliore per tutti.

Da notare che lo stesso pilota, continua ad insistere sulla sua versione, ritwittando anche un’intervista in cui conferma in maniera netta di aver ricevuto ordini precisi.

Alice Lettieri

Aspirante giornalista sportiva, nei circuiti mi sento a casa e penso che niente sia paragonabile al rombo di una moto.

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