MotoGP

MotoGP Austria, Iannone: «Straziante tornare al box con ingegneri che piangono»

Andrea Iannone 11° ma vuole sorridere. Nonostante un risultato deludente, l’italiano parla dei miglioramenti riscontrati e si lamenta del lavoro extra sulle gomme

Andrea Iannone l’anno scorso al Red Bull Ring vinceva la sua prima e finora unica gara in MotoGP, conquistando un successo storico per Ducati riportandola davanti a tutti. Sono passati solo dodici mesi, la Desmosedici è rimasta la moto più forte al Red Bull Ring e vince anche senza di lui, mentre il suo ex compagno di squadra Dovizioso è stato di nuovo protagonista; invece per ‘The Maniac’ sono cambiate tantissime cose: altri colori e altro team,  ma anche e soprattutto altri risultati. Risultati così deludenti da far sembrare che sia passato molto più tempo da quella gioia e da renderla uno sbiadito ricordo per il pilota di Vasto, 11° al traguardo e a 20 secondi dal suo successore al trono di Spielberg. Ma Iannone vuole sorridere almeno in questo GP: «Stiamo reagendo, stiamo lavorando bene, anche se delle volte è straziante tornare al box e vedere degli ingegneri che piangono, questo fa capire quanto loro ci mettono. 

Iannone cerca di vedere i lato positivi di un’avventura in Suzuki che stenta a regalare soddisfazioni alle parti coinvolte: «Io cerco di fare sempre il massimo. Sono contento di queste due gare e di quello che abbiamo fatto, ora cercheremo di migliorare ancora e di venirne fuori. Dobbiamo migliorare ancora sul lato dell’elettronica, perché non riusciamo a conservare la gomma bene e a tenere una costanza positiva nell’arco della gara: all’inizio facevamo dei bei tempi poi da metà siamo calati. Ci sono degli aggiornamenti sul telaio che porteremo, abbiamo migliorato la frenata, piano piano ce la faremo». In chiusura non manca però la vena polemica verso la Michelin: «Molte volte perdiamo tanti turni a provare le gomme siccome sono tre, e non sul set-up della moto. Io credo ne bastino due, morbida e dura, per poter lavorare meglio».

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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