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Lotta di nervi in Catalunya

Al via il 7° round della stagione 2016 sul circuito di Barcellona: è il secondo gran premio in terra spagnola dopo la tappa di Jerez e il luogo perfetto per Valentino Rossi per raddrizzare il mondiale dopo la debacle del Mugello

Barcellona ospita l’ennesima sfida tra i rivali di questa stagione 2016 che sembra per ora contare su un’unica grande certezza: Jorge Lorenzo, Marc Marquez e Valentino Rossi sono di un altro pianeta. Tutte le gare finora disputate sono state vinte da uno dei tre piloti elencati e non si vede all’orizzonte alcuno sfidante per questo trio delle meraviglie che sembra sempre più destinato a monopolizzare il campionato. Le sfortune della Ducati e la poca esperienza in Suzuki, non permettono ad altri nomi illustri in griglia di essere davvero in lotta per la vittoria, salvo imprevisti di natura metereologica.

La situazione è tuttavia profondamente diversa per i protagonisti di questo inizio stagione alla vigilia della tappa sul Montmelo. E’ ovvio che la maggior parte delle aspettative sono sulle spalle di Valentino Rossi, chiamato a rialzare la testa dopo essere stato tradito dalla sua M1 al Mugello. Valentino era in piena lotta per la vittoria, confermando i passi avanti fatti rispetto alla scorsa stagione. Nel 2015 a Barcellona fece una gara da inseguitore, chiudendo la partita a poco meno di un secondo dal rivale Lorenzo, che era andato in fuga ad inizio gara. Quella fu la prima volta in cui a parità di condizioni, Valentino riuscì a tenere Jorge a portata di tiro fino all’ultimo giro. Se il trend di crescita dovesse trovare ulteriori conferme, è facile immaginare un Rossi determinato al bis in terra spagnola dopo Jerez e a rifarsi dopo la delusione del Mugello.

Diversa la situazione di Marc Marquez, che sembra tutt’altro pilota rispetto al funambolo che nel 2015 per tenere la scia di Lorenzo cadde, iniziando a compromettere seriamente il suo mondiale. Nella conferenza stampa è anche arrivata la conferma della firma del Cabroncito per altri due anni in Honda HRC. Non si tratta ovviamente di una notizia, ma l’ufficialità tardava ad arrivare. Marquez attualmente è l’unico pilota in grado di sfruttare il potenziale della Honda, ricordando molto da vicino lo Stoner dei tempi d’oro in Ducati. A Barcellona potrebbe essere chiamato ad una gara in difesa, ma per un fenomeno come lui equivale ad ambire come minimo al podio. Marquez non ha più la testa matta di chi vuole vincere per forza, ma gli ultimi due giri al Mugello ci hanno restituito un pizzico della sua sana follia.

Jorge Lorenzo è il pilota più in forma tra i tre, probabilmente quello più sereno di tutti. Ha un futuro in Ducati ed è completamente concentrato sulla conquista del quarto mondiale con Yamaha. Nel 2015 dominò la gara, piegando la resistenza di Marquez e tenendo a bada Rossi, su un tracciato che ama. Qui nel 2009 subì una pesante sconfitta da Valentino in una gara epica e se questo potrebbe motivare Rossi ad offrire il bis, è innegabile che Jorge non si tirerebbe indietro in caso di scontro all’arma bianca negli ultimi passaggi.

Poi ci sarà un altro grande protagonista del fine settimana e non stiamo parlando né di un pilota né di una moto. Un ruolo chiave del weekend spagnolo lo avrà infatti il lunghissimo rettilineo del Montmelò, uno dei più lunghi dell’intero campionato con i suoi scarsi 1100 metri. Questa particolarità del tracciato potrebbe consentire alla Ducati di far valere l’enorme potenza di cui dispone il suo motore e arginare almeno in parte qualche difficoltà che ancora persiste in staccata ed in alcune tipologie di curva.

Dobbiamo anche ricordare che nel 2015 furono le due Suzuki a destare sensazione in qualifica con una doppietta di Aleix Espargarò in pole seguito da Maverick Vinàles. E’ fresca la notizia del divorzio per il 2017 tra Aleix e la Casa di Hamamatsu, con il pilota che non ha risparmiato commenti piuttosto piccati sul comportamento della Suzuki. E’ innegabile che restare nel team per il 2017 sarebbe stata un’ottima chance per Espargarò, visto che la moto è cresciuta tantissimo da quella magica prima pole targata Barcellona 2015 e se il feeling tra il tracciato spagnolo e la GSX-RR dovesse essere lo stesso della scorsa stagione, potremmo aspettarci grandi sorprese. In gara le moto di Hamamatsu non riuscirono a confermare quanto di buono mostrato in prova ma le cose quest’anno stanno in maniera molto diversa. Le prestazioni tra qualifiche e gara restano invariate, per cui una eventuale ottima qualifica potrebbe essere il preludio ad una gara vissuta da protagonisti per i ragazzi di Davide Brivio, che vivranno il resto della stagione da separati in casa.

Anche Pol Espargarò ha annunciato di essere pronto a cambiare colori per il 2017 e 2018: ha firmato con KTM, raggiungendo l’attuale compagno Bradley Smith che aveva già annunciato da tempo il passaggio alla Casa austriaca per il proprio futuro in MotoGP. La notizia della separazione è giunta pochissimi giorni dopo l’annuncio che Pol ripeterà la partecipazione con la Yamaha R1 ufficiale alla 8 Ore di Suzuka anche in questo 2016, dopo la magnifica vittoria dello scorso anno.

Questi gli orari per seguire la settima tappa della stagione MotoGP nel GP di Catalogna a Barcellona.

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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