MotoGP

MotoGP, Cecchinello su Crutchlow: «Il suo punto debole sono le cadute»

Il proprietario del team satellite Honda Lucio Cecchinello racconta tutti i pregi e difetti del pilota di punta della sua squadra

Cal Crutchlow è uno dei piloti più amati del motomondiale. Perchè nel bene e nel male, l’ex ducatista in ogni gara è spettacolare, per via del suo folle stile di guida, in cui non si risparmia mai, dando l’anima e andando spesso oltre il limite cadendo inesorabilmente. Tutto bello per i tifosi ma per chi campa con i risultati? Per usare un eufemismo, non è proprio il massimo avere nella propria scuderia un pilota così discontinuo che potrebbe buttare punti importanti da un momento all’altro.

Ma Crutchlow è così, prendere o lasciare. Dopo la fallimentare esperienza con la casa di Borgo Panigale, Cecchinello ha deciso di puntare su di lui, accettando il suo stile di guida aggressivo (nonostante la pulizia nei sorpassi, è da sottolineare come il pilota inglese sia molto corretto) ed il fatto che sia un centauro altamente imprevedibile. Come le sue interviste, mai banali e diplomatiche come la maggior parte dei suoi rivali. Vedremo se nella seconda parte di stagione Cal riuscirà a limare il suo storico tallone d’Achille.

Ecco le dichiarazione del boss della Honda satellite Lucio Cecchinello sul pilota britannico: «Cal è un pilota davvero performante che lavora più con il cuore che con la testa. Non riesce a gestisce al 100% una gara. Ogni volta che intravede vede uno spiraglio per sorpassare, attacca. A volte può essere un colpo di genio, ma a volte può essere una mossa azzardata. Il suo punto debole sono le cadute. Ma ciò non significa che non possiamo gestirlo insieme. È sempre motivato, in forma e concentrato. Al Mugello, gli ho detto che dovevamo finire la gara, dato che era caduto in Texas, a Jerez e si era fatto male pure a Le Mans. Aveva raggiunto la sesta posizione, risultando il miglior pilota Honda e il primo pilota satellite nel GP. È stato un risultato brillante per noi. Probabilmente, ha esagerato con le critiche in passato alla Honda. Quando si ha tra le mani un accordo a questo livello di competizione, con un partner come Honda e HRC, è necessario rispettare questa collaborazione».

Andrea Agosto

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