MotoGP

MotoGP, perchè la Ducati ha fatto girare Casey Stoner a Valencia?

La scelta del tracciato spagnolo per far svolgere al velocissimo tester australiano l’ultimo test della stagione dimostra che a Borgo Panigale pensano di arrivare al Match Point

La Ducati avrebbe potuto scegliere diversi tracciati per far girare Casey Stoner in sella alla Desmosedici. A pochi chilometri dalla Factory di Borgo Panigale c’è il magnifico Mugello, ma anche Misano sarebbe stata un buon banco di prova per mettere alla frusta la Desmosedici. Invece a Borgo Panigale hanno deciso di prendere un’altra strada, hanno deciso di andare in Spagna e di preciso a Valencia per far svolgere questo test molto importante. E’ importante perchè le occasioni in cui si riesce a mettere Stoner in sella sono piuttosto rare, vista la sua epidermica insofferenza verso l’Europa, ed è importante perchè probabilmente è l’ultimo test della stagione per l’australiano in sella alla Desmosedici nel 2017, salvo sorprese nei prossimi mesi che potrebbero riguardare sempre Valencia ed i test che si svolgono dopo l’ultimo round del mondiale.

Valencia non è la miglior pista su cui svolgere dei test. E’ un toboga medio-lento, senza nessuna curva particolarmente veloce, nessuna staccata da 340 km/h e solo un cambio di direzione veloce. Non è la pista che sceglierebbe un ingegnere per mettere alla frusta una nuova soluzione aerodinamica e neppure il miglior tracciato per sperimentare qualche innovativa diavoleria elettronica. Eppure Valencia è in questo momento una delle piste più importanti per la Ducati. In un mondiale che si combatte punto su punto, con Dovizioso che condivide a pari punti con Marquez la testa della classifica, la tappa finale del campionato, che si svolge proprio a Valencia, assume un’importanza incredibile.

Non sarebbe stato possibile organizzare un test ad Aragon, ed ancora più improbabile sarebbe stato andare a girare a Phillip Island oppure a Sepang. Essendo Motegi di proprietà della Honda, in questo caso si starebbe parlando di fantascienza ipotizzando un test Ducati qui. Quindi è facile comprendere che la scelta di Valencia è stata fatta non per testare chissà quale componente e neppure per sperimentare una nuova aerodinamica. La scelta è stata fatta per preparare al meglio la tappa finale del campionato, che potrebbe diventare quella decisiva. Giocarsi il titolo a Valencia non è il miglior scenario possibile per la Ducati, che ha sempre avuto una certa insofferenza nel proprio DNA per lo stretto tracciato che non si sposa con nessuna delle caratteristiche vincenti della Desmosedici. Non c’è un rettilineo su cui far valere i Desmocavalli, e neppure una staccata poderosa per sfruttare le innate doti di staccatore di Dovizioso. Sarebbe stato molto meglio giocarsi il titolo al Mugello, oppure a Barcellona. Probabilmente anche sulla Phillip Island che ha regalato tante soddisfazioni a Casey Stoner e agli uomini in rosso.

Purtroppo non è possibile scegliere il tracciato su cui competere, ma è possibile prepararsi al meglio per il duello. Perchè a questo punto si tratta davvero di questo, di un duello tra il talento immenso di Marc Marquez e la grandissima tenacia di un Andrea Dovizioso in stato di grazia. Per il Desmodovi sarà importante fare un bottino importante di punti tra Aragon ed il trittico asiatico, quattro tracciati che dovrebbero essere abbastanza favorevoli alla Ducati. Poi si arriverà a Valencia, ed è probabile che ci si arrivi senza aver ancora assegnato la corona di campione dl mondo.

Ducati ha quindi deciso di puntare tutto su quella gara, di portare Stoner a spremere la Desmosedici sulla pista “peggiore” per la GP17, con l’obiettivo preciso di trovare i limiti della moto su questa pista, come testimonia anche la caduta nella prima giornata di test, che dimostra quanto spesse spingendo l’australiano. Le informazioni raccolte saranno fondamentali per preparare al meglio una tappa che potrebbe diventare decisiva. Quando Casey Stoner ha porto i propri complimenti a Dovizioso via Twitter per le sue vittorie, la risposta è arrivata direttamente dalla Ducati, con un messaggio chiarissimo:“Grazie Casey, tu sei parte di questo!”.

In Ducati non vedono l’ora di scrivere un altro Tweet simile a questo dopo la gara di Valencia. In quel caso, il merito di Casey in un eventuale ottima gara di Dovizioso, sarebbe ancora più palese.

 

Marco Caregnato

Nel 1984, da bambino, ho avuto il mio primo contatto con una moto. Mi sono ustionato la mano! Non ho più smesso di amarle...

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