MotoGP

MotoGP, Petrucci: «Sarei felice di aiutare Dovizioso»

Petrucci arriva a Misano con un profilo basso, ma come Lorenzo si lancia in una promessa: «Sarei felice di aiutare Dovi. Io punto a fare del meglio, ma l’aspettativa porta a delusione»

Jorge Lorenzo ha spento ogni entusiasmo del popolo ducatista, alla vigilia del Gran Premio di casa di Misano, di vedere la coppia di piloti Ducati aiutarsi nella corsa finale verso il titolo MotoGP da parte di Andrea Dovizioso. Adesso, quelle di un altro uomo in rosso che ravviva l’unità d’intenti. Danilo Petrucci si dice pronto ad aiutare a sua volta il connazionale, questo a patto ovviamente che riesca ad essere competitivo nelle prime posizioni come nel corso del 2017 gli è capitato solo a tratti: «Al momento nessuno me l’ha chiesto – precisa prima di tutto per correttezza il ternano – ma sì, sarei felice di aiutare Dovizioso. Sarei felice anche perché, se mi viene chiesto, significa che sto combattendo per le posizioni più alte».

«VOGLIO DIVENTARE IL TOP RIDER DI DUCATI, IL 10° POSTO IN CLASSIFICA NON E’ COLPA MIA» –  Petrucci, con risultati di rilievo e tanta personalità, col tempo ha conquistato la simpatia di molti tifosi italiani e nel fine settimana sarà al centro della loro attenzione, ma mette in guardia da spiacevoli sorprese: «Sappiamo che possiamo fare una grande gara, ma la grande aspettativa spesso porta grande delusione. Quindi non abbiamo aspettative e speriamo che non ci siano illusioni domenica! Non ho molta pressione, ho solo la pressione per fare del mio meglio e se finisco questo weekend senza rimpianti sarò felice». ‘Petrux’ si è dimostrato essere un rider molto veloce e dalle grandi ambizioni, per questo pare amareggiato di doversi accontentare di dare sostegno per la vittoria ad un altro collega piuttosto che di essere lui a vivere questo momento; e ciò nonostante non faccia parte di un team ufficiale, e gli obiettivi possano limitarsi a molto meno: «Non sto gareggiando per il titolo, non sto combattendo per un risultato più grande. Certamente voglio essere il ‘top guy’ con questa moto, ma ho un sacco di zeri in campionato. Al momento cinque zeri e quattro di loro non sono colpa mia. A Barcellona mi sono schiantato, è stato un mio errore, non così le altre quattro volte. Potevo essere davanti a Zarco in questo momento», spiega giustificando il motivo della sua delusione per il 10° posto in classifica.

Luca Agnelli

Mi piace il giornalismo e studio Scienze della Comunicazione, ma sono timido: allora scrivo. Il mio cognome fa parte del mondo dei motori da prima che lo decidessi io. Da piccolo spegnevo la tv a mio papà che guardava le corse perché volevo giocasse con me. Poi ho iniziato a seguirle insieme a lui. Adesso guai a chi me le toglie.

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