MotoGP

MotoGP, i promossi e i bocciati del GP Stiria

Pubblicato

su

Weekend praticamente perfetto di Martin nel GP Stiria: dalle qualifiche alla bandiera a scacchi. Deludono un po’ le Ducati ufficiali

È il weekend del ritorno in pista di Dani Pedrosa, che va fortissimo, e di Cal Cruchlow, che deve sostituire l’infortunato Morbidelli, e dell’annuncio del ritiro di Valentino Rossi. Va in archivio la prima delle due gare in programma al Red Bull Ring.

Vittoria di carattere di Jorge Martin davanti a un ritrovato Joan Mir e a Fabio Quartararo che raccoglie il massimo da un weekend difficile.


I promossi e i bocciati del weekend:

TOP

Martin – Gara perfetta di Jorge Martin che, a parte le difficoltà dopo il primo start, si mette davanti e detta il suo passo dall’inizio alla fine. Prima vittoria in classe regina per il rookie dopo poco più di tre mesi dall’infortunio di Portimao.

Quartararo – Un terzo posto che sa quasi di vittoria: il francese sapeva che non sarebbe stato facile in Austria, ma alla fine porta a casa punti importanti per il campionato, ancor di più visto che i suoi diretti avversari sono arrivati indietro.

Pedrosa – Rientro col botto per il catalano, nel vero senso della parola: al terzo giro la KTM di Camomillo lo scarica via in curva 3 e viene colpita da Savadori, entrambe le moto prendono fuoco. Il pilota non si scompone, torna al box e riprende il via dopo la bandiera rossa, facendo segnare ottimi tempi e centrando la top-10.

FLOP

Bagnaia – Parte benissimo, poi cambia l’anteriore tra la bandiera rossa e il restart e non sembra avere più feeling. Alla fine deve anche scontare una penalità e chiude fuori dalla top-10. Ennesima occasione buttata via.

Miller – Ieri mattina era l’uomo da battere, anche considerate le condizioni. Butta via un quarto posto prezioso in ottica campionato spingendo oltre il limite la sua Ducati.

Marc Marquez – La gara del carboncito è decisamente al di sotto delle aspettative. A parte la partenza a razzo (di cui fa le spese, due volte, Aleix Espargaro) non c’è nient’altro. Solo l’ombra del campione che era prima dell’infortunio.

Exit mobile version